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Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 2 - La nostra recensione

Un epilogo non particolarmente rivoluzionario che non deluderà i fan 

19.11.2015 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Il capitolo finale di un franchise che ha avuto il merito di lanciare definitivamente la carriera di Jennifer Lawrence e rinnovare il genere young adult con tematiche violente, cupe e decisamente fantacientifiche - altro insomma che romanticismo ad ogni costo, in Hunger Games la società è un posto orribile e classista - è un’occasione senza precedenti per concludere con ritmo molti degli archi narrativi dei personaggi iconici della saga cinematografica.

Ebbene, qualcosa in questa seconda parte dell’ultimo episodio soffre eccessivamente di ripetitività, di narrazione allungata per arrivare alla circa due ore e un quarto di pellicola, sacrificando su questa via anche una bella scena finale di azione. Parliamo sempre di un prodotto riuscito, ma è così, e dispiace dirlo. Nessuna innovazione in questo ultimo capitolo. In Il canto della rivolta, il turbamento di Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence), che di fronte a una guerra violenta, non sa ancora se terrorizzarsi per il carico di dolore che essa stessa ha subito, o abbracciare finalmente la lotta con risoluta fermezza, è qualcosa che stanca, immobilizza l’azione e sa davvero di già visto, anche solo rimanendo all’interno della saga Hunger Games.



In questo ultimo capitolo sono poi le dinamiche emotive, da sempre un punto di forza inqualificabile del film, a toccare con ripetizione eccessiva anche lo storico rapporto della protagonista con Peeta (Josh Hutcherson). La mitologia di Hunger games, che ha in sé una forte componente di analisi sociologica, anche cruda, è tutta sotto i nostri occhi, ma non si evolve rispetto ad un nuovo capitolo, e il dinamismo è tutto sbilanciato a favore delle scene d’azione. Eppure, se i sentimenti tra i personaggi, c’è anche il caro Gale (Liam Hemsworth) risultano come qualcosa di poco innovativo, seguono uno schema già visto, così come il discorso estremamente specifico sui metodi militari dell’inizio del film risulta a tratti poco comprensibile, non possiamo dire lo stesso di tutta la parte action. E le trovate violente, usate per mettere in pericolo la sete di vendetta della nostra eroina che si reca verso Capitol City, sono decisamente un pregio della mano di Francis Lawrence.

Malgrado ciò, il finale meno vorticoso dal punto di vista dell’azione e la storia d’amore che conclude il suo corso come previsto, sono il tentativo – a tratti riuscito – di non deludere la fanbase, creando un epilogo rappacificante del quale si capisce in effetti il senso, ma che delude chi ha sempre visto di più in questo prodotto intelligente e coraggioso

Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2 sarà distribuito a partire dal 19 novembre 2015 da Universal Pictures