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Gioco di donna

Un chiacchierato bacio saffico tra Penelope Cruz e Charlize Theron, e un titolo che evoca un promettente menage a trois con Stuart Townsend, fidanzato della Theron nella vita reale, già condiscono l'attesa di questo film

Gioco di donna

29.04.2005 - Autore: Michela Saputi
Regia di John Duigan.
Con Charlize Theron, Penelope Cruz, Stuart Townsend

Un chiacchierato bacio saffico tra Penelope Cruz e Charlize Theron, e un titolo che evoca un promettente menage a trois con Stuart Townsend , fidanzato della Theron nella vita reale, già condiscono l’attesa di questo film. Ma forse la dichiarata ispirazione del regista John Duigan (Romero, Sirens) a pellicole come "Il Dottor Divago” può già rivelare che il titolo originale , Head in the clouds, meglio si addice a quello che in realtà è un classico romanzo storico, commovente persino e sentimentale. Quindi, tutto un altro genere..

Agli inizi siamo a Cambridge, anno 1933. In una sera come tante Guy è chino alla scrivania nella sua stanza quando fa irruzione Gilda Bessé (Charlize Theron), bellissima e sconsiderata. Il suo destino. Certo i due non potrebbero essere più diversi, tanto lui appare convenzionale, bravo studente ligio al dovere e ai saldi principi, quanto Gilda emana energia e forza vitale, per sfidare una sorte che sente opprimerla. Eppure sono destinati a rincorrersi e ad amarsi attraversando i luoghi ed i momenti più drammatici del XIX secolo, i totalitarismi e le guerre che hanno spezzato le certezze dell’uomo occidentale e ancora bruciano come una colpa.
A questi anni John Duigan vuole dedicare la sua epopea, per interrogarsi sul senso delle sorti umane, della libertà e del destino, dell’amore.

I due si ritrovano tre anni più tardi a Parigi, capitale delle arti (qui vivevano  Hemingway, Joyce, Dali, Picasso, Chagall) e del bel vivere, come un ultimo bagliore prima dell’ecatombe.
Guy raggiunge Gilda, nel frattempo divenuta  fotografa, e Mia (Penelope Cruz), la modella prediletta, in fuga dalla Spagna e da una guerra che l’ha segnata nel corpo e nell’anima.
E che inizia ad incrinare il loro –platonico- idillio.
La guerra civile spagnola martella alle porte, Mia e Guy sentono di non poter fingere che nulla stia accadendo. E’ un dovere dare il proprio contributo al mondo?
Per Gilda il martirio è solo un inutile senso di colpa, causa dei suoi mali.
Ma presto sarà impossibile per tutti evitare di scontrarsi con un mondo impazzito.
E’ a questo punto che noi invece ci ritroviamo stretti tra la storia di un amore – destinato a vincere  ogni ostacolo - o il racconto storico sempre filtrato e stranamente levigato dai sentimenti.
Come una fusione un po’ imprecisa, imperfetta, di ampi respiri e superfici infinite di banalità, dove gli unici momenti di spessore si ritagliano nel talento e nel fascino di Charlize Theron , una convincente “forza della natura”.

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