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FUORI IN 60 SECONDI

FUORI IN 60 SECONDI

FUORI IN 60 SECONDI

08.06.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
PROFILO CRITICO Anzitutto il titolo: oltre a descrivere lassoluta velocità con cui il protagonista riesce ad appropriarsi delle macchine che desidera e a richiamare il celebre nome di un cult movie di Toby Halicki, Fuori in 60 secondi ben riflette lassoluto desiderio che cresce, sequenza dopo sequenza, nello spettatore, ossia quello di catapultarsi fuori dalla sala nella speranza (vana) di ottenere il rimborso del biglietto. La pellicola, infatti, è il prototipo più emblematico del non cinema hollywoodiano. Il ritmo vorrebbe essere serrato e coinvolgente ed invece risulta fiacco e ripetitivo. Sorge il dubbio che il regista Dominic Sena non conosca bene la differenza tra montaggio e ripresa: la frenesia del primo può creare tanto iperdinamismo quanto confusione anomica; la celerità dei movimenti di macchina, invece, quasi sempre infondono una cadenza frenetica alla struttura narrativa. Abusare delle suddette tecniche cinematografiche senza alcuna moderazione finisce poi per inficiare alle fondamenta la pellicola che si intende realizzare. E nemmeno un attore come Nicolas Cage (peraltro sotto tono rispetto ad altre interpretazioni) può risolverti il problema. A detta dellautore, il prodotto vorrebbe essere un lavoro accattivante ed ipervitaminico. Se lo dice lui, ce da starne certi.   PROFILO TECNICO Il video, in formato 2.35:1 anamorfico, è di eccellente livello. Contrasto e luminosità superlativi, resa cromatica ben definita senza cadute di richiamo. Le sequenze a luce critica presentano una godibilità addirrittura superiore, grazie anche ad una scala di neri estremamente profonda e stabile. Enconding indolore e compressione senza anomalie. Fluidità da emulare (aspetto fondamentale se si pensa al ritmo iperdinamico della pellicola). L\'audio Dolby Digital 5.1 è strabiliante. Il fronte anteriore, in particolare, colpisce per l\'estrema funzionalità nel bilanciamento dei canali. Centrale ricco di timbrica con dialoghi chiari e stabili; casse dx/sx ottimamente direzionate e promotrici di una spazialità sonora davvero encomiabile. Sub a tratti assente ma, nel complesso, validamente integrato nel sistema allorché viene chiamato in causa. Sezione rear frequentemente attiva e di sicuro coinvolgimento. Traccia inglese, incredibile ma vero, ulteriormente accurata.   EXTRA Sezione extra di ottima fattura. Il menù, vario e ben curato, permette l\'accesso ad otto contenuti speciali. Selezionando l\'opzione \"Il grande inseguimento\" si visualizzano sul display tre diverse categorie di filmato che ripropongono le più adrenaliniche rincorse d\'auto ( rispettivamente, l\'inseguimento tra le vie di Los Angeles, l\'inseguimento nel porto navale, il grande salto). \"Da 0 a 60\" e \"Folli rincorse\" non appaiono comunque meno validi in termini di movimento: le scene più emozionanti peraltro risultano commentate dal cast tecnico ed artistico che rivelano alcuni particolari interessanti a livello di realizzazione. \"Azione massiccia\" ha il sapore di un \"patchwork\" alla \"Blob\", anche se ovviamente il tema è unico. \"Star in movimento\" propone invece una serie di filmati, uno per ogni attore, in cui il motivo dominante rimane il furto di macchine. L\'intervista al produttore \"Jerry Brucheimer\", le note bibliografiche e filmografiche, il videoclip dei Cult completano l\'offerta della Buena Vista nel migliore dei modi.