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Fughe da fermo

Fughe da fermo

fughe da fermo

21.05.2001 - Autore: Luca Persiani
Federico ama non riamato la bella Cristina, e soffre infinitamente ogni volta che la vede e la sente al telefono; \"la vita è una tragedia e come tale va vissuta\": la guida spirituale di Federico è il Malcom Lowry di Sotto il Vulcano. Carlo e Marty sono due amici di Federico che gli propongono sconclusionate ed epiche imprese goliardiche, e così i tre ragazzi si incontrano con puttane nere, vermi del mescal, travestiti, improbabili anarchici di Carrara, ballerine russe, gestori di night della Val di Nievole e poliziotti ispidi, fino a quando Federico non decide di compiere un passo grave e definitivo   il commento Se avete unetà intorno ai trentanni e vivete in Italia, non avete scampo: il cinema di questo paese prima o poi si occuperà di voi. Che racconti come un gruppo di donne scatenate prorompa nella vostra vita come un ciclone, o di come abbiate paura di fare le scelte che ritenete migliori alla vigilia del matrimonio, questo cinema, che ha sostituito il filone dei quarantenni depressi degli anni 80/90, ha un filo conduttore comune: lincapacità di raccontare in modo interessante. Il film di Edoardo Nesi, tratto da un suo romanzo con lo stesso titolo, è una lunga occhiata nel mondo di un ventottenne non riamato, figlio di papà, intellettualoide, emotivamente squilibrato. Fra bagni in piscina notturni, corse per le strade e le autostrade della Toscana, scombinati piani goliardici che vanno dallattentato non violento alla rete elettrica italiana -con la complicità dei due improbabili anarchici Marco Messeri e Giovanni Veronesi- fino alla rapina riuscita e violenta ad un benzinaio (col volto del mitico Carlo Monni), seguiamo il protagonista interpretato da Marco Cocci (già rasta cannabilista in Lultimo bacio, nonché membro della band musicale Malfunk) tentare di dare un senso alla sua vita, costantemente ossessionato da un amore adolescenziale mai risolto, nonostante sia fisicamente finito da ben nove anni. Non si può certo dire che Cocci, con quella sua spontaneità impacciata da non-attore qual è, dia una buona prova, né che il film lo aiuti ad essere convincente nello sforzo, immerso comè in una fotografia senza alcuna personalità e spesso sciatta, scelte registiche inesistenti, inutili o inefficaci (come il piano sequenza iniziale tutto in soggettiva), personaggi privi di qualsiasi mordente e dialoghi che sembrano ricamati su modelli di cazzeggio di gruppo post-adolescenziale. E evidente che il disagio del protagonista Federico è un\'emozione profonda che Nesi conosce bene, ma sullo schermo non se ne risente che uneco lontana, travolta dal frastuono di una limitatissima conoscenza dei mezzi espressivi cinematografici e dalla scelta, conseguentemente pessima, di affidare questa emozione ad una narrazione fatta di episodi frammentati e senza centro, in cui la già provata attenzione dello spettatore si perde incolpevolmente. E un cinema ancora una volta privo di qualsiasi fascino, dove le storie damore e di amicizia non sono che raccontini accennati, appena intuibili nel frastuono di un pub affollato, il dolore è una privata e incomunicabile esigenza dellautore, e lambiente sociale ed emotivo dei personaggi è non è realmente narrato. Rispunta addirittura fuori, inaspettata, anche una certa inutile tendenza allinserimento di riflessioni, approcci e citazioni letterarie che, unite a riferimenti cinematografici che sembrano buttati là senza troppo senso e con una certa approssimazione, aumentano la goffaggine del tutto. La storia finisce per mancare tutti gli obiettivi: non è divertente quando vuole esserlo, né romantica, né profonda né drammatica. \"Il film racconta la sofferenza di vivere quando la tua vita non ti appartiene e non vedi l\'ora di dedicarla ad altro\" (Edoardo Nesi): dedicarla ad altro che, possibilmente, non sia il cinema.   In sintesi Uno stanco, statico e inutile viaggio in un mal narrato disagio tardo adolescenziale pieno di finta poesia. Pessimamente scritto, girato e recitato.   Il giudizio Privo di qualsiasi mordente ed interesse.  
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