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FBI - PROTEZIONE TESTIMONI

FBI - PROTEZIONE TESTIMONI

VHS

29.03.2001 - Autore: Adriano Ercolani
PROFILO CRITICO Il film si ispira piuttosto evidentemente alle commedie ad equivoci dellepoca classica hollywoodiana, senza però possederne il gusto visivo e la spigliatezza narrativa. Lambientazione canadese, forse volutamente sciatta e sotto tono, risulta essere piuttosto anonima ed inconsistente, ed immerge i personaggi in luoghi e paesaggi poco interessanti, sia a livello visivo che di impatto emotivo sullo spettatore. Anche la sceneggiatura, che in unoperazione del genere dovrebbe essere effervescente e piena di spunti comici, non và al di là del compitino svolto decentemente, portando in scena una serie pressoché infinita di ribaltamenti narrativi, che alla fine altro risultato non ottengono che quello di annoiare chi segue levolversi degli eventi. Spesso è comunque successo che un film di questo genere venga salvato dalle interpretazioni: purtroppo in questo caso non accade neppure tale miracolo: nonostante la presenza di un notevole numero di caratteristi, il film risulta lo stesso insignificante; pure la star delloccasione, leclettico Bruce Willis, sembra completamente fuori personaggio, soprattutto quando deve inventarsi commediante. Di certo non viene aiutato dalle moine di Perry e dalla complessiva inespressività degli altri attori. Anche la regia di Jonathan Lynn, che in passato ci aveva dato prova comunque di una discreta capacità di mestierante, qui si limita a mettere in scena le vicende senza mordente né ispirazione. Un film dunque piuttosto anonimo, mai capace di uno sbalzo di buon umorismo o di sana, macabra cattiveria. Ci chiediamo davvero perché attori che hanno comunque ottenuto un certo potere allinterno dellestablishment hollywoodiano abbiano accettato di partecipare a questoperazione, non avendo certo bisogno di rischiare in ruoli e pellicole di cos dubbio risultato estetico.    
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