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"Fate come se non ci fossi"

"Fate come se non ci fossi"

fate come se non ci fossi

08.08.2001 - Autore: Luca Perotti
Regia: Olivier Jahan Con: Jérémie Renier, Aurore Clément, Emma De Caunes Distribuzione: Mikado     La trama Lintroversione di Eric causata dalla morte del padre lo porta a passare tutto il suo tempo libero a spiare gli inquilini del palazzo di fronte per mezzo di un binocolo. Il giovane voyeur traccia uno schema dei movimenti delle persone osservate a cui spedisce messaggi anonimi. Vani sono i tentativi di Marie, una deliziosa compagna di scuola, di scuoterlo dal suo regime di incomunicabilità che trova il massimo della crisi negli scontri quotidiani con René, il compagno della madre. Eric riesce a relazionarsi solo con la sorella, Carole, finché anche questultima rimprovera al fratello il suo eccessivo egocentrismo. Larrivo di due nuovi affittuari nelledificio di fronte, Tom e Fabienne, accentua lossessione di Eric che non esita a pedinarli. La loro vita sembra sessualmente vivace e intrigante e in seguito allennesimo litigio con Renè, Eric non rientra a casa e si presenta ai due inquilini. Lavventura vissuta con i due estranei e linaspettata morte di Renè spingono finalmente Eric al di fuori del suo mondo recintato e a smettere i panni di semplice spettatore della realtà.     Il commento Il guscio di Eric è uno spazio blindato, dalle esigenze sconosciute ma al contempo generalmente traducibili nello smarrimento adolescenziale acutizzato dallassenza del padre e dalla non-accettazione della figura maschile sostitutiva, ovvero Renè che esercita la custodia della casa, altro spazio chiuso e invivibile, in cui la tana isolata di Eric è racchiusa. Eric fuoriesce dalla sua area solo con la vista tenendo la temuta realtà ben distante; tuttavia è come se la desiderasse e, sfiorandola, cercasse una feritoia in cui inserirsi. La madre scivola tra le due zone senza riuscire ad agguantarne alcuna e rimane incastrata tra due opzioni senza giustamente prediligerne nessuna ma finendo involontariamente per accrescere il conflitto. Lo spazio accogliente e aperto appartiene invece a Marie, che ha una personalità meno problematica e più matura, capace di accettare ed accettarsi. Jahan modula con paziente fermezza i vari passaggi da un punto di vista allaltro senza mai svincolarsi dallo sguardo di Eric. Progressivamente legoismo del voyeur diventa fastidioso e a segnare il suo passaggio alletà adulta contribuisce lostilità dello spettatore, non più disposto ad accettare il suo comportamento come quello di un adolescente impertinente e in difficoltà, ma come quello di un adulto appunto, capace di infliggere ferite e di urtare i sentimenti altrui senza aver più la facoltà di uscirne esentato da colpe. Quando la semplice fruizione visiva della realtà non gli è più sufficiente, Eric vìola lo spazio spiato e subentra nella realtà stessa, divenuta ormai lunico spazio accessibile. Nellappartamento di Tom e Fabienne, Eric si concede ad entrambi; una duplice iniziazione sessuale che scuote il suo guscio. Poi la morte di Renè e la conseguente conquista definitiva della madre e della casa. Quando il buio avvolge i corpi nudi di Marie e Eric, questultimo chiude il film singhiozzando: le ultime lacrime da bambino e le prime da adulto sfumano nella notte. Jahan sa giocare con i tempi, con i corpi e con la luce; descrive perciò con competenza lambiguo e tormentato paesaggio mentale di Eric, non senza una punta di snobismo travestito da sfuggente poeticità.      
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