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"Facoltà di medicina - organi cercasi"

"Facoltà di medicina - organi cercasi"

facoltà di medicina

28.05.2001 - Autore: Luca Persiani
Greg (Jason Barry, \"Titanic\") e Brad (Matt Day, \"Kiss or kill\", \"Patsy Cline) sono due studenti di medicina squattrinati. Le loro disastrose condizioni economiche gli impediscono di applicarsi secondo le loro aspirazioni, in particolare Brad, che ha la stoffa del grande chirurgo. Dopo aver fallito lennesimo esame, la carriera sembra finita per i due. Ma casualmente vengono a conoscenza di un lucrosissimo giro di compravendita illegale di organi presso la loro università, e cominciano a cercare in giro reni umani per pagarsi gli studi. Ma la polizia, uno strozzino locale a cui hanno chiesto soldi in prestito e i paramedici che prima di loro speculavano sul traffico sono sulle tracce dei due malcapitati.   Il giudizio Una commedia nera grottesca al limite del demenziale, non sempre riuscita ma con alcuni momenti di divertimento cattivo niente affatto disprezzabili. Moderatamente divertente e piacevolmente cattivo.     Il commento Se vi aspettate di avere di fronte la classica commedia demenziale di ambiente ospedaliero che il cinema americano ci ha ammannito con risultati non proprio eccezionali negli anni 80 e 90 (fra i cui titoli cera anche un Facoltà di medicina qui non si sana del 1985), vi sbagliate. Il film di Dean Murphy, per prima cosa, è australiano. E questo fatto pesa: ce ne accorgiamo quando il plot prende direzioni di cattiveria inusitate per un film del genere, e certamente impensabili per la cinematografia americana mainstream. Questa infatti è una commedia grottesca su due ragazzi poveri che per pagarsi gli studi fanno traffico dorgani, tramortendo ed operando a tradimento conoscenti e amici (tanto si può vivere anche con un rene solo), o approfittando della collaborazione di provvidenziali cadaveri che cadono dal cielo direttamente dalla prima sequenza di Mister Hoola Hop, dei fratelli Coen. Tutta la pellicola si barcamena, anche se non riuscendo sempre a pieno, tra le imprese immorali dei due, i loro problemi damore e i gruppi di persone che li inseguono per interesse o perché investigatori di polizia. Quello che diverte di più del film è proprio la leggerezza quasi sbarazzina con cui vengono trattati vari temi pesanti, e latmosfera completamente priva di moralismi di un mondo quasi da leggenda metropolitana dove espiantare reni da esseri umani viventi e poi ricucirli è cosa fattibile e non troppo complicata. In una scena in particolare, i due protagonisti decidono di approfittare del vicino sconvoltissimo e festaiolo che sta organizzando un rave di una settimana nell\'appartamento sopra il loro. Lo raggiungono nel caos della festa, gli porgono il classico fazzoletto imbevuto di cloroformio che il vicino accetta come se gli stessero offrendo un acido o dellecstasy e si narcotizza da solo. Poi i nostri eroi lo portano nel loro appartamento e gli estraggono un rene, che il paziente ha anche il tempo di vedere ed apprezzare in una breve rinvenimento durante loperazione. Compiuto il misfatto lo riportano alla festa, dove il nostro, come se niente fosse, ricomincia a ballare. In questepisodio ci sono un po tutti i pregi e limiti di una commedia estiva scalcinata e vivace senza troppe pretese, ma con alcune belle trovate che vanno, come abbiamo visto, dalluso intelligente e vagamente bizzarro della cattiveria, alle citazioni folli di idee e ritmi coeniani, alla generale atmosfera di cazzeggio ragionato che permea tutta la pellicola. Non certo un film di cui rimarrà traccia, ma una piccola, godibile sorpresa nel flusso inarrestabile di pellicole completamente inutili che tradizionalmente invade le sale italiane fra la primavera e lestate.    
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