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Enter the Matrix

Enter The Matrix è un titolo che segna un traguardo importante per il cammino che, negli ultimi anni, sta portando alla confusione simbiotica tra cinema e videogames.

Enter The Matrix

19.05.2009 - Autore: Alessandro Lombardi
Non solo perchè i fratelli Wachowski, registi e sceneggiatori delle pellicole, hanno seguito personalmente lo sviluppo del gioco ma anche perchè la storia di "Enter the Matrix" è sospesa tra il secondo e il terzo episodio del film.   Entrare nel gioco significa conoscere alcuni particolari della sceneggiatura di Matrix che sono completamente sconosciuti, o perchè non rivelati da "Reloaded", o perchè non ancora proiettati in sala.   Se è vero che il sequel di Matrix ha deluso al cinema e confuso l'idea iniziale del film, il gioco è invece un prodotto all'altezza del brand originale, curato in ogni particolare, studiato fino al minimo dettaglio perchè l'atmosfera metareale della pellicola riviva nello schermo del gioco.   Daniel Perry, uno dei più conosciuti game designer del mondo, coordinatore del progetto Enter The Matrix, ha detto a CNN: "Con i fratelli Wachowski, che sono creatori, registi e gli scrittori dell'universo di Matrix, è successa una cosa che non avevo mai visto prima. Quei due sono hardcore gamers, hanno passato la loro vita davanti ai videogames".   Questo spiega perchè i due fratelli abbiano voluto curare da vicino lo sviluppo del game, svelando ai giocatori particolari su Matrix sconosciuti anche agli spettatori più attenti del film. Senza esagerare, si può ammettere che abbiano lavorato meglio sul gioco che sul secondo film.   "Hanno praticamente costruito un'altra sceneggiatura, combinando insieme il secondo e il terzo episodio". Ha spiegato Perry.   Nel gioco si può decidere di impersonare due personaggi, che nella pellicola non sono protagonisti: Niobe, la ex moglie di Morpheus, e Ghost, membro dell'equipaggio della Nabucodonosor.   Sia Niobe che Ghost sono in grado di compiere tutte le mosse di arti marziali che hanno reso celebre il film, con una facilità di utilizzo del joypad che è sembrata disarmante. Pochi tasti (ne bastano quattro per la Ps2) per compiere salti lunghissimi, camminare sui muri, raccogliere e usare armi.   Il motore del gioco è uno sviluppo del motore utilizzato in Max Payne, con un'ottimizzazione dell'effetto bullet time che ha davvero impressionato. E' possiblie rallentare il tempo, così come Neo ha insegnato a fare, per compiere le mosse più complesse, come schivare i proiettili o colpire le guardie del sistema.   La storia di Niobe e di Ghost si sviluppa in parallelo e, una volta finito il gioco con un personaggio ci si può divertire a finirlo con l'altro, scoprendo altri dialoghi e video direttamente presi dalla pellicola.   Passati i tempi in cui i videogiochi derivati dal cinema erano solo iniziative commerciali senza spessore ludico, questo "Enter The Matrix" promette una nuova era di collaborazione tra cinema e viedogiochi.
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