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Dick&Jane: Operazione furto

Remake del fortunato "Non rubare...se non è strettamente necessario" questa scatenata commedia al vetriolo dimostra quanto la comicità corrosiva possa anche essere uno strumento di indagine e di analisi

Dick e Jane: operazione furto

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Fun with Dick and Jane, Usa, 2005
Di Dean Parisot;
con Jim Carrey, Tea Leoni, Alec Baldwin, Richard Jenkins


L’esistenza e la carriera di Dick Harper (Jim Carrey) e della sua ella moglie Jane (Tea Leoni) sembrano andare per il meglio: lui è infatti convinto di ottenere un’imminente promozione nella compagnia finanziaria per cui lavora da anni. Quando il mitico amministratore delegato Jack McAllister (Alec Baldwin) lo manda a chiamare, la nomina a vice-presidente diventa finalmente realtà. Persuaso di essere finalmente arrivato ad un livello in cui potersi permettere un tenore di vita ormai elevato, l’uomo sprofonda quando la compagnia improvvisamente dichiara bancarotta, e si ritrova senza lavoro e senza alcuna possibilità di assunzione. In poci mesi Dick e Jane si ritrovano senza un soldo, e varcano ben presto i limiti della soglia della povertà. Cosa fare come estremo rimedio contro l’indigenza? Beh, se la società ti deruba, forse è il caso di iniziare a prendersi con le cattive ciò di cui si ha bisogno…

Remake molto aggiornato del fortunato “Non rubare…se non è strettamente necessario” (Fun with Dick and Jane, 1977) con George Segal e Jane Fonda, questa scatenata commedia al vetriolo dimostra in assoluto quanto la comicità corrosiva possa anche essere uno strumento di indagine e di analisi sulle contraddizioni della società contemporanea. Sulfurea ridicolizzazione del sistema capitalistico americano, il film di Parisot è nella sua più profonda accezione anche un film “politico”, in quanto mette alla berlina non soltanto stilemi e ottusità dell’”American Way of Life”, ma vi aggiunge anche riferimenti decisamente espliciti alla vita reale: anche i meno accorti sapranno riconoscere innumerevoli frasi di George Bush messe in bocca la personaggio del losco McAllister!

Sorretto da una sceneggiatura scoppiettante e mai banale – merito di Nicholas Stoller e di quel Judd Apatow recentemente regista del ben più dimesso “40 Anni vergine” (40 Year Old Virgin, 2005) -, il lungometraggio si avvale di una squadra di attori che sanno imprimere tutti la giusta dose di “pazzia” alla loro interpretazione; se infatti in parti di secondo piano troviamo divertenti (e divertiti) caratteristi come Alec Baldwin e soprattutto il sempre troppo sottovalutato Richard Jenkins, al timone di “Dick & Jane:Operazione furto” ci sono una delle coppie comiche meglio assortite degli ultimi tempi. Tea Leoni si sta infatti ormai ritagliando il proprio ruolo di donna della “middle-class” sempre tesa all’isterica simpatia, e lo recita con gioiosa e compassata bravura. Di Jim Carrey, poi, sarebbe quasi inutile continuare a parlare: la sua solita, irresistibile faccia di gomma si sta sempre più mettendo al servizio di personaggi stratificati e complessi, specchio deformato e grottesco di una società che fatica a capire se stessa. Splendido istrione, Carrey domina il film come solo i grandi attori sanno fare.

Guai dunque a sottovalutare questo “Dick & Jane: Operazione furto” ed a reputarlo la solita, semplice commedia ideata per divertire e basta. Sotto le lussuose spoglie vi troverete un’opera davvero feroce e corrosiva, degna della più spietata tradizione della commedia americana.