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"Di jou tian chang"

"Di jou tian chang"

Di jou tian chang

20.02.2001 - Autore: Andrea Nobile
Raymond To, con questo Di jou tian chang, é alla sua prima regia. Sceneggiatore di molti film importanti di Hong Kong degli ultimi 15 anni, fin dal suo esordio nel 1986 con Peking opera blues di quella figura centrale nel cinema dellex colonia britannica che é Tsui Hark, Raymond To é stato addirittura attore per un film di Jackie Chan. Per passare dietro alla massima da presa, però, il regista voleva qualcosa che fosse in grado di maneggiare, e ha affrontato un genere e un tema certo non comuni nel cinema di Hong Kong. In effetti non sono stati pochi i problemi che ha trovato per ottenere i finanziamenti per questo film, da lui fortemente voluto.   La trama La vicenda é basata sulla storia realmente accaduta di Chi Mo, un giovane emofiliaco fin dalla nascita che, per una trasfusione infetta, si ammala di Aids. Prima di morire a 23 anni, però, il giovane fa in tempo a scrivere e pubblicare un libro autobiografico sulla propria esperienza e su come ha affrontato la malattia, che diventa un best seller. Dopo la sua morte, é la madre Lee Ming Jun a continuare sulle orme del figlio e a diventare a sua volta scrittrice, sempre sullo stesso tema. L´idea é venuta a Raymond Tu nel momento in cui ha incontrato davvero Chi Mo, che aveva espressamente richiesto di conoscerlo perché anche a lui sarebbe piaciuto diventare sceneggiatore. Dopo la morte di Chi Mo, Raymond Tu ha voluto raccontare la sua storia, sia per ricordarlo e sia per rendere omaggio alla figura della madre Lee Ming Jun, una donna dallimmensa forza di volontá, cui si deve la sopravvivenza del figlio fino alla morte per Aids. Nel film la storia di Chi Mo é raccontata in retrospettiva proprio dal punto di vista della madre, che ne rievoca la vita parlandone con Fian, una ragazza che si é scoperta sieropositiva ed ha perso la voglia di vivere. Lee Ming Jun le racconta la storia del figlio, che é anche la sua, proprio per ricordarle il messaggio che entrambi hanno voluti lanciare, che é un messaggio di speranza pur nella disperazione della malattia e dellimminenza della morte.   Il commento La storia, che avrebbe facilmente portato molti verso facili quanto stucchevoli sentimentalismi, rifugge dai cliché, per quanto possibile, grazie ad una costruzione continuamente autoironica, che nega le stesse modalità di costruzione lirica che di volta in volta mette in atto. Pur con qualche caduta di tono, Di jou tian chang é un prodotto dignitoso e soprattutto coraggioso, che testimonia la varietà e qualità di una delle cinematografie più interessanti di questi anni, quella di Hong Kong.  
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