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Deuce Bigalow

Dopo il successo del primo episodio delle avventure di Deuce Bigalow, ecco dunque un nuovo ruolo da protagonista per Schneider che riprende il ruolo dell'imbranato professore/gigolò

Deuce Bigalow: Puttano in Saldo

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Dopo aver concluso la sua avventura di gigolò, il professor Bigalow (Rob Schneider) si trova costretto a tornare sui suoi passi quando scopre che il suo ex-protettore Hicks (Eddie Griffin) si trova nei guai a causa della morte dei più noti gigolò del “Vecchio continente”. Nelel sue nuove avventure si troverà di fronte una serie di imprevisti ma soprattutto una nuova stupenda cliente, Eva (Hanna Verboom).

Ecco uno di quei classici esempi in cui un attore dimostra tutte le proprie doti di caratterista e non riesce poi a disegnare il confine dei propri limiti. Rob Schneider a partire dalla metà degli anni ’90 ha iniziato la sua carriera di comico cinematografico lavorando come spalla di (più o meno) illustri protagonisti. Dopo l’inaspettato e clamoroso successo americano di “Waterboy” (id., 1998) – più di 160 milioni di dollari di incasso sul mercato interno – Schneider ha cominciato una fruttuosa collaborazione artistica con l’amico Adam Sandler, recitando come “spalla” del protagonista in un totale di cinque film, fino al cameo dell’ultimo “L’altra sporca ultima meta” (The Longest Yard, 2005). I risultati dell’affiatamento di questa coppia di comici ha regalato al pubblico una serie di opere che di certo non entreranno nella storia del cinema, ma anche lungometraggi godibilissimi, come ad esempio “50 Volte il primo bacio” (50 First Dates, 2003).

In tutti questi anni comunque Schenider ha dato prova di essere un discreto caratterista e soprattutto un comprimario in grado di assecondare quando non esaltare le doti recitative del “main character”. Dopo il discreto successo economico del primo episodio delle avventure di Deuce Bigalow, targato 1999, ecco dunque un nuovo ruolo da protagonista per Schneider, che riprende l’imbranato professore/gigolò in una commedia scritta e diretta appositamente addosso agli stilemi del suo personaggio. L’attore dimostra perciò tutta la sua simpatia, ma allo stesso tempo anche un leggero disagio nel tenersi tutto un film sulle spalle: alla lunga infatti la serie di gags scritte e realizzate per lui iniziano a ripetersi. Il lungometraggio diretto da Mike Bigalow (sic!), concede allo spettatore qualche sana risata di gusto pur non smentendo - dall'inizio alla fine - di essere un'opera fatta su misura per il suo protagonista. “Puttano in saldo” si lascia comunque vedere e  regala pure un certo divertimento. Probabilmente non mancherà chi di Schneider continuerà a preferire quelle opere in cui, con la sua vena comica, l'attore andava ad impreziosire pellicole con altri protagonisti, lasciando a loro l’onere di tenere a galla storia e presa sugli spettatori.