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Considerazioni sulla trilogia

"La compagnia dell'anello", "Le due torri" e "Il ritorno del re" sono tre tasselli precisi e perfettamente incastrabili di un'unica opera somma, un affresco scomponibile eppure perfettamente amalgamato.

Il signore degli anelli - Il ritorno del re

21.01.2004 - Autore: Adriano Ercolani
Due anni di pre-produzione, quasi altri due di riprese per tutti e tre i film(senza contare le varie aggiunte in corsa) e tre di post-produzione: questi i tempi necessari a Peter Jackson per dare vita ad una trilogia la cui metodologia di lavorazione ha consentito un risultato estetico di una coerenza mai riscontrata fino a dora all'interno di una saga. Già, perché "La compagnia dell'anello", "Le due torri" e "Il ritorno del re" sono tre tasselli precisi e perfettamente incastrabili di un'unica opera somma, un affresco scomponibile eppure perfettamente amalgamato. Proviamo a verificare le caratteristiche comuni e quelle particolari di ognuno dei tre episodi, divertendoci anche a confrontarli attraverso il giudizio numerico di un voto:   LA COMPAGNIA DELL'ANELLO: VOTO 8,5 Il primo episodio stabilisce le regole estetiche dell'intera saga, e si presenta subito come qualcosa di innovativo rispetto alla comune concezione di blockbuster "usa e getta": Jackson accelera il ritmo, e tira fuori dal cilindro un film accaldato, fangoso, non edulcorato come i soliti polpettoni ultramiliardari. Tutta la poetica visiva dell'autore viene inserita in un colossal innovativo sia nella struttura narrativa che nella messa in scena.   LE DUE TORRI: VOTO 9 In quanto momento di passaggio, storia non conclusa e disciolta in tre vicende tra loro separate, probabilmente il più difficile dei tre da realizzare: Ed invece probabilmente il migliore, perfetto equilibrio dato dalla grazia della messa in scena e da un sapientissimo uso del montaggio, che lega con il filo indelebile dell'emotività situazioni e personaggi che in altra maniera avrebbero rischiato di annoiare. Il più cupo e pessimista dei tre. Due le sicure marce in più: la straordinaria battaglia finale al fosso di Helm e la magia tenebrosa di Gollum, figura interamente creata al computer ma di toccante umanità.   IL RITORNO DEL RE: VOTO 8,5 - Conclusione che in un certo senso riassume tutte le linee drammatiche ed estetiche tracciate dai primi due; la storia di frammenta e si scioglie in mille frammenti, tenuti insieme dall'emozione provocata dalla bellezza della messa in scena. In più, ecco che tutti i personaggi vanno in contro al loro destino, primo tra tutti un Aragorn grande condottiero. Jackson non perde il senso della misura e chiude la trilogia come l'aveva iniziata, con una maestria di autore visionario senza precedenti. La battaglia per Minas Tirith ha il sapore dell'impresa titanica.   LA TRILOGIA DEL SIGNORE DEGLI ANELLI: VOTO 10 - Cinema in tutta la sua potenza, sia narrativa che spettacolare, ed allo stesso tempo opera capace di esaltare al massimo le doti autoriali del proprio creatore. Raramente l'industria votata al successo commerciale e la creatività soggettiva hanno trovato una così forte coesione. Peter Jackson ha stravinto la sua scommessa, imponendosi come il talento più visionario e coraggioso della sua generazione. A lui va il nostro doveroso muto inchino.