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CONCORRENZA SLEALE

CONCORRENZA SLEALE

CONCORRENZA SLEALE, vhs

04.06.2001 - Autore: Adriano Ercolani
PROFILO CRITICO Dopo una serie di opere non propriamente riuscite, finalmente Scola ci ha regalato un film degno della sua grande carriera, piena di capolavori come La Famiglia, CEravamo Tanto Amati o Una Giornata Particolare, a cui questultimo lavoro si accosta nella scelta del periodo storico. Concorrenza Sleale si rivela innanzi tutto come una pellicola decisamente coerente nel progetto e nella realizzazione. La scelta della sceneggiatura è infatti quella di non raccontare grandi eventi in maniera melodrammatica, ma di accennare ad essi attraverso la rappresentazione della vita quotidiana e dei semplici problemi che la compongono: nel film non vi sono pompose scene-madre che catturano lo spettatore, ma il tutto è narrato con delicatezza, fine partecipazione, estrema attenzione alla psicologia di tutti i personaggi. La regia di Scola procede sicura ed elegante nel suo solito gioco di interni ed di introspezione dei personaggi: a rendere il film più godibile contribuiscono senza dubbio anche la bella fotografia di Franco di Giacomo e le scenografie di Luciano Riccieri, che ha ricostruito interamente a Cinecittà la via dove si svolge la vicenda. Gli attori, anche i comprimari, vanno accomunati tutti in un unico applauso: se Castellitto conferma ancora una volta la sua estrema versatilità, la vera sorpresa è Abatantuono, misurato e partecipe come non lo si vedeva da tempo. Vogliamo poi, una volta tanto, promuovere la bravura della giovane Sabrina Impacciatore, già vista ed apprezzata ne LUltimo Bacio di Muccino. Insomma, davvero un bel ritorno intimista e sincero per Scola. Un film corale e finemente pudico nel narrare una pagina oscura della storia nazionale.