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Chinese Odyssey

Il film è prodotto da Wong Kar Wai, uno dei maestri del cinema contemporaneo, regista di "In the mood for love". Con un produttore così, con un cast così, il film non poteva che venir bene.

Chjnese Odyssey

12.04.2007 - Autore: William Chioccini
Regia: Jeff Lau Con: Tony Leung, Faye Wong.   Cina, epoca della dinastia Ming (1368 1644). Il principe ereditario e sua sorella cercano in ogni modo di fuggire dalla Città Proibita e dalla noiosa vita di corte per divertirsi un po'. Un vagabondo, soprannominato Piccolo Prepotente per i suoi modi non proprio democratici, fa ritorno al villaggio natale e si associa alla sorella nella gestione della locanda di famiglia. Quando i quattro s'incontrano, ne succedono di tutti i colori.   Le dichiarazioni del regista Jeff Lau rivelano esattamente quale sia lo spirito del film: "Mi piace creare turbolenze, mi piace anche rimanere per quanto possibile un enigma. Mi piace far ridere la gente. Io mi diverto a fare i miei film. E sono convinto che se mi diverto io, vi divertirete anche voi". E "Chinese Odyssey" è un film divertente, che spiazza lo spettatore, sorprendendolo e facendolo ridere più che spesso. I personaggi possiedono tutti una sana dose di autoironia, e gli attori che li interpretano sono bravi a mantenerla sempre viva e presente. L'aspetto da "commedia dell'assurdo" che domina il film è ben miscelato con i toni romantici che impreziosiscono la storia facendo battere il cuore. Deliziosamente sopra le righe Tony Leung (Piccolo Prepotente): conosciuto soprattutto per i suoi ruoli drammatici, tra i quali quello di Chow, protagonista maschile di "In the mood for love", Leung dimostra di essere altrettanto capace nella parte di un personaggio insieme comico e dolente che si trova in situazioni sempre più ai limiti del surreale.   Il film è prodotto da Wong Kar Wai, uno dei maestri del cinema contemporaneo, regista di "In the mood for love". Con un produttore così, con un cast così, il film non poteva che venir bene. Jeff Lau ha realizzato un buon film, romantico e divertente. Il suo stile di regia è vivace e anch'esso dotato di autoironia, una qualità tanto rara quanto pregiata.  
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