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Che bella giornata - La nostra recensione

Una divertente commedia che conferma il talento cinematografico di Checco Zalone

Checco Zalone

07.01.2011 - Autore: Andrea D'Addio
Dopo aver giocato con gli stereotipi e l’ipocrisia legati all’omosessualità in “Cado dalle nubi”, con “Che bella giornataChecco Zalone punta sulle differenze culturali e il razzismo. Al centro della sua storia stavolta vi è un ingenuo vigilante privato abbordato da una ragazza araba intenzionata a mettere una bomba sulla Madonnina di Milano, proprio il monumento che lui dovrebbe proteggere. La frequentazione continua tra i due metterà in luce i loro punti in comune, il calore dei rispettivi spiriti e famiglie, la consapevolezza che non è il colore della pelle o la religione che possono far sentire diverse le persone.

Ma che bella giornata

La comicità di Checco Zalone è quasi unica se la si considera nelle sue varie sfaccettature. E’ sia l’idiota del villaggio, colui che ne combina di tutti i colori senza rendersene conto (un po’ come Clouseau) , che un paroliere volutamente sgrammaticato (e da qui nascono vari e simpatici giochi di parole, a partire dalle canzoni). Su queste due caratteristiche, Zalone ne inserisce una terza, la più dissacrante, proprio perché non te l’aspetteresti mai da un tale personaggio, la critica sociale. Zalone spesso ci va giù pesante, dice tra le righe, in maniera spesso sorprendente, battute davvero spiazzanti sulla società italiana, i suoi vizi e difetti “Tu hai studiato?”, “Si”, “Qui non serve”. Il risultato è un film che seppur si regga solamente su di lui con una regia (di Gennaro Nunziante, già firma di “Cado dalle nubi”) con i soliti limiti di tutti quei lungometraggi costruiti su di un personaggio uscito dal cabaret televisivo , comunque fa ridere. Il sorriso rimane stampato sul volto dello spettatore per quasi tutta la durata del film, tra gag più o meno riuscite, ma sempre e comunque simpatiche.

Durante la conferenza stampa avvenuta a Roma, a proposito del rischio che gli arabi si possano sentire offesi da questo film, Checco Zalone ha dichiarato: “Il vero sberleffo è nei nostri confronti, nei confronti degli italiani, dell'occidente. Quando io dico, durante il film, che gli arabi non rispettano le donne e poi grido a mia madre di portare il caffè velocemente, prendo in giro noi, non loro, e così è per tutta la durata della pellicola”.

Ma che bella giornata

Il film è pieno di partecipazioni di attori e artisti di qualità, testimonianza di una cura nei dettagli che non è comune a tanti altri comici arrivati al cinema: Tullio Solenghi, Ivano Marescotti, Caparezza, Rocco Papaleo. Proprio il recente protagonista di “Basilicata Coast to Coast”, si  è espresso così sulla scelta di partecipare a questo progetto: “Avere a che fare con Checco e Gennaro vuol dire avere a che fare con una novità. Diciamo sinceramente, lavoriamo in una situazione vulcanica, perché la loro teoria della freschezza della comicità funziona, questo mettere il brivido quotidiano sul set libera dagli schematismi della commedia italiana classica”. Per Marescotti: “Zalone tende a quelle figure politicamente scorrette di Alberto Sordi. Un po’ ce le meritiamo anche oggi”.

Che bella giornata” é distribuito da Medusa

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