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Cattivi vicini - La nostra recensione

Gli 'allegri' universitari contro una famiglia in cerca di stimoli... La premessa e' rispettata e le gag non mancano. Fino alla fine.

20.08.2014 - Autore: Mattia Pasquini
Se volete fare un torto ai Cattivi vicini di Nicholas Stoller (e anche un poco alla storica coppia John Belushi & Dan Aykroyd), paragonatelo a Animal House e a I vicini di casa. La tentazione e' naturale, visto il tema e le dinamiche presentate, anche se in entrambi i film mancavano le gioie del matrimonio che qui legano la coppia Rogen-Byrne contro l'invasione dei giovani barbari guidati da Zac Efron. Ammesso che di gioie si possa parlare, visto che il prologo ci mostra - niente affatto casualmente - una coppia particolarmente 'media' e annoiata, lontana dall'essere complice e seducente, quasi la conferma del timore di tanti che il matrimonio sia la 'tomba dell'amore'…



Quanti stereotipi, in cosi breve tempo. Ma questo e' un leit motiv che ci accompagna durante l'intera visione del film, pronto a metterne in scena in abbondanza e di segno anche opposto, ma dimostrando di saperli maneggiare a proprio uso e consumo, e soprattutto a rileggerli senza restare schiavo di una tradizione tanto comune negli Usa quanto molto poco da noi, al punto da inevitabilmente apparire come imitazione o copia all'interno di un genere che abbiamo sempre osservato da troppo lontano.

E quanti pregiudizi, offerti in pasto al pubblico, che potra' decidere in base ai propri quali siano i 'cattivi vicini' del titolo (che in originale era semplicemente 'Neighbors', senza ulteriori caratterizzazioni, tanto meno negative), se la Confraternita' o la Coppia sposata… E' la classica vicenda che si presta a una 'scelta di campo', ma anche a qualche altro spunto intrigante. Tutto nasce al risveglio di Rogen e Byrne - splendidi per affinita' e tempi comici - con la scoperta che il mattino ha "loro" in bocca, e stavolta loro sono Zac (particolarmente magnetico e ambiguo) & Co.!

Se non puoi sconfiggerli, unisciti a loro si diceva una volta, ma se non funziona nemmeno una folle serata alla 'Old School' (tanto per restare al citazionismo) e' evidente che l'unica scelta rimasta volga all'annichilimento dell'avversario. Con ogni mezzo. Per la nostra gioia. La conseguenza sono una serie di gag con cespugli, air bag, stampi di cera e altre ('mungitura' su tutte) che non vi consigliamo se siete minimamente sessuofobi...



Ma alle spalle di questa divertente patina ci sono momenti dedicati all'amicizia e ai rapporti in generale, alla difficolta' del crearli e mantenerli, ai modi di affrontare le crisi che ne derivano, e le separazioni. E il sogno ideale di una fratellanza fuori dal tempo, lontana dalle responsabilita' della vita adulta, a ogni costo, rischi di infrangersi proprio contro la vita reale e la paura del futuro. La stessa che si puo' avere anche a quarant'anni, senza necessariamente rifugiarsi sull'Isola che Non C'e'… Tra rifiuto, crescita e consapevolezza - e senza alcuna soluzione (visto che ognuno dovra' lavorare sulla propria… qui si viene per ridere!) si arriva a un epilogo inatteso: quasi un ultimo regalo dei nostri due eroi, anche se un po' amaro per certi versi...

Cattivi vicini è distribuito da Universal Pictures.