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Bloody Sunday

Bloody Sunday

bloody sunday

26.04.2002 - Autore: Ludovica Rampoldi
Un film di Peter Greengrass con James Nesbitt, Tim Pigott-Smith, Nicholas Farrell Irlanda, Gran Bretagna, 2002.     Il capitolo è uno dei più tristi e cruenti delleterna lotta tra Gran Bretagna e Irlanda. Derry, Irlanda del Nord, 30 gennaio 1972: la marcia per i Diritti Civili organizzata dagli irlandesi viene interrotta dalla repressione dellesercito britannico. Lesercito spara sui dimostranti inermi: alla fine si conteranno tredici vittime.   La maledetta domenica del gennaio 72, passata alla storia come la Bloody Sunday, è diventata un film ed ha vinto lOrso dOro allultimo festival di Berlino: per il regista inglese Paul Greengrass era importante proteggere dalloblio la pagina più nera della recente storia britannica, specialmente adesso che è finalmente in atto il processo di pace.   Greengrass ci racconta la Bloody Sunday attraverso gli occhi di quattro uomini: Ivan Cooper, un protestante leader del movimento per i diritti civili; Gerry Donaghy, un ribelle cattolico di diciassette anni che vorrebbe sposare in pace la sua fidanzata protestante; Patrick Maclellan, brigadiere a capo dellesercito; e infine un giovane radio-operatore del reparto dei paracadutisti che prende parte alla rappresaglia.   La pellicola riesce perfettamente nel suo intento di denuncia, e sembra quasi un documentario per la crudezza delle immagini e il realismo della messa in scena. La telecamera sempre in movimento indugia sui primi piani dei protagonisti, ci mostra la battaglia attraverso i loro occhi, le pallottole, i mezzi corazzati, le barricate, il sangue.   Impossibile non rimanere indignati di fronte a Bloody Sunday. La carneficina di Derry fu un atto vile, ma rimase anche senza un colpevole: i militari coinvolti nell\'operazione non solo non furono mai condannati, ma furono persino decorati dalla regina Elisabetta. Di fronte alle barbarie di quel giorno, molti ragazzi vennero spinti tra le braccia armate dellIra.   Asciutto, privo di sentimentalismi o di retorica, Bloody Sunday è un film da vedere. Per non dimenticare, per riflettere, per capire. Non è solo lo scontro tra Irlanda e Gran Bretagna ad essere rappresentato, ma tutte le convivenze difficili del mondo, dalla Cecenia alla Palestina al Kossovo: non è un caso che Greengrass abbia annunciato di voler fare un film sull\'11 settembre. Quando alla fine del film si levano le inconfondibili note degli U2, da Bloody Sunday appunto, è naturale chiedersi con Bono Vox Per quanto tempo ancora, dovremo cantare questa canzone, per quanto ancora?.