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Il caldo autunno del cinema

Il caldo autunno del cinema

jurassic parK 3

20.07.2001 - Autore: Stefano Finesi
Cera una volta il cinema destate, quello delle sale chiuse per ferie, dei rimasugli di magazzino, quello, per capirsi, con cui faceva i conti Moretti andando in giro in vespa per Roma. Ora, è vero, qualcosa è cambiato e basterebbe pensare che lanno scorso un blockbuster come Mission: Impossibile 2 è stato lanciato in pieno agosto, con leffetto di tirar via la gente da sotto gli ombrelloni. Resta tuttavia la regola ferrea che i veri pezzi grossi ritornano a settembre e lapertura della nuova stagione si celebra con veri e propri fuochi dartificio.   Questanno non fa eccezione e ad aprire letteralmente le danze è lattesissimo \"Moulin Rouge\", musical pirotecnico ambientato nella Parigi di inizio secolo, costato quasi 100 miliardi e con una sensazionale Nicole Kidman nei panni di Satine, star protagonista del famigerato locale che dà il titolo al film. A contendersi il suo cuore con il cattivo di turno è il giovane scrittore Christian (Ewan McGregor), che, dice il regista Baz Luhrmann, come Orfeo discende negli inferi della notte parigina per salvare la ragazza di cui è innamorato: ma a contendersi occhi e orecchi degli spettatori (i fortunati che lhanno visto a Cannes possono testimoniarlo) è soprattutto limpressionante sequela di numeri spettacolari messa su da Luhrmann, che ha ricostruito lintera Parigi in studio e ha condito il tutto con una selezione musicale sfrontata e rutilante, che passa tranquillamente dai Beatles a Madonna e arriva a far cantare a un gruppo di uomini in frac Smells Like Teen Spirit dei Nirvana. Già regista di Romeo + Giulietta, Luhrmann ama il kitsch e la contaminazione, quella rilettura di generi e categorie sembra essere una dominante della stagione a venire.   Se infatti i dinosauri di Spielberg si moltiplicano e si incattiviscono in \"Jurassic Park III\", altro atteso evento settembrino, la concorrenza delle scimmie sarà sicuramente spietata: con \"Il pianeta delle scimmie\", Tim Burton rende omaggio grazie al suo talento visionario alla celebre saga avviata nel 68 dal film diretto da F.J. Schaffner e proseguita per ben altri quattro capitoli. Non mi interessava fare il remake o il sequel de Il pianeta delle scimmie sostiene il regista americano - tuttavia mi incuriosiva l\'idea di rivisitare quel mondo. Infatti, come molti altri, anche io sono stato colpito dal film originale: è una specie di mito che non può non rimanere radicato nell\'animo di chi lo vede. Insieme al mio team, noi tutti speriamo di averne estratto la parte migliore e, contemporaneamente, di aver introdotto nuovi personaggi così come nuovi elementi narrativi senza tradire lo spirito dell\'originale. Tuttavia il nostro intento è stato ripopolare quel mondo in modo diverso. La storia del Capitano Taylor, sbarcato dopo un viaggio nel tempo su un pianeta dominato dalle scimmie che scoprirà essere la Terra stessa, rivive non solo attraverso la straordinaria fantasia di Burton, ma anche grazie allapporto tecnico di un make-up artist come Rick Baker e agli effetti speciali della celebre Industrial Light & Magic di Lucas.   Riletture e contaminazioni, dicevamo: come non tirare in ballo i terribili fratelli Coen, cinefili per eccellenza del cinema Usa? Anche il loro \"The Man Who Wasnt There\" è in uscita a settembre nelle sale italiane dopo i consensi riscossi a Cannes, e anche stavolta abbiamo a che fare con la rivisitazione di un classico genere Hollywoodiano come il noir, in un canonico bianco e nero. La nostra è una storia di delitti, castighi, destini fatali nella California del 1949 quando in tanti aspiravano a mandare in porto, con lucrosi business, il sogno americano della ricchezza. Passione, quindi, tra ricatti e omicidi, come nella migliore narrativa nera degli anni doro.   Per i palati più tradizionali, comunque, è in arrivo anche una commedia romantica senza troppe complicazioni, che mette insieme due degli attori più belli e amati di Hollywood: Gwyneth Paltrow e Ben Affleck. \"Bounce\" racconta la storia di un incidente aereo in cui perde la vita il marito di Abbey, che rimane sola con i suoi bambini: Buddy, che allultimo momento aveva ceduto alluomo il suo posto sullaereo, è divorato dai sensi di colpa e (che sacrificio con Gwyneth) tenta di sostituirsi al defunto. La verità, ovviamente, è dietro langolo, ma non impedisce che tra i due nasca comunque lamore. Se i più romantici sono ancora insoddisfatti, ecco arrivare, dopo essere stato ribattezzato in patria il Dirty Dancing del nuovo millennio, \"Save the Last Dance\", commedia musicale in cui la storia tra Sara (Julia Stiles) e Derek (Sean Patrick Thomas) combatte tra hip-hop e balletto contro i pregiudizi sociali.   Le danze, che abbiamo aperto con Moulin Rouge, certo non finiscono qui. Ma a giudicare da quanto ci aspetta, a settembre cè da scaldarsi a sufficienza per non rimpiangere il sole dagosto.