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BELFAGOR, IL FANTASMA DEL LOUVRE
Sophie Marceau è la protagonista del film di Jean-Paul Salomè ispirato alla celebre serie televisiva del 1965 con Juliette Greco.
08.10.2001 - Autore: Adele de Gennaro
Gli adolescenti di oggi non erano ancora nati, ma nel 1965 una serie televisiva francese scatenò una frenesia collettiva. Era Belfagor, uno sceneggiato a puntate diretto da Claude Barma e interpretato tra gli altri da Juliette Greco, Christine Delaroche e Yver Renier. Una storia misteriosa e ossessionante ambientata nel Louvre, attraversato da fantasmi e strane apparizioni, Il museo non era quello vero, ma ricostruito in teatro, e dopo le prime 4 puntate, i genitori portavano i loro figli al Louvre alla ricerca di Belfagor.
Un autentico mito questo fantasma, citato persino dal presidente De Gaulle in suo discorso ufficiale. Oggi, però, il fantasma è tornato e ha le sembianze di una delle attrici francesi più terrene che si possa immaginare, la bellissima Sophie Marceau. Uscito in Francia lo scorso aprile, il Belfagor rivisitato da Jean-Paul Salomè, è stato accolto meglio dal pubblico che dalla critica, una ferita tuttora non rimarginata per il regista. Quando si tocca un mito come Belfagor ammette Salomè è inevitabile il confronto con la serie televisiva. Un film rappresenta 2 o 3 anni della propria vita e il fatto di essere crocifissi mi tocca molto. Di tuttaltro avviso Sophie Marceau, per la prima volta protagonista in un doppio ruolo: nel film interpreta Lisa, una giovane che abita proprio vicino al Louvre, ma anche un fantasma inquietante. Cè da dire, inoltre, che il film, ad eccezione di alcune scene, è stato girato davvero allinterno del Louvre, unesperienza che ha entusiasmato lattrice. Girare al Louvre è stato eccezionale dice la Marceau anche perché io adoro davvero i musei. Certo non ci vivrei, preferirei il Prado, i Musei Vaticani e soprattutto la Tate Gallery di Londra, il mio ideale dato che amo molto la pittura. Accantonati i ruoli drammatici, la Marceau ha accettato non senza esitazione questo film, a suo tempo propostole mentre era impegnata su un altro set. La vicenda inizia allalba del nuovo millennio, quando una mummia dotata di poteri malefici si libera un fantasma, Belfagor, che infesta di notte il museo del Louvre. Sullo sfondo della piramide di Pei vediamo le bacheche esplodere, le telecamere di sorveglianza gaustarsi, ma non solo. I sistemi di allarme vengono neutralizzati e i manufatti egizi scompaiono. Terrificante, ma anche umano, il fantasma dimostra ben presto di essere invincibile e senza paura: un crescendo di effetti speciali cui il pubblico più giovane è ben abituato. Nel cast, oltre alla Marceau, troviamo anche Michel Serrault, nel ruolo del poliziotto Verlac, e Julie Christie, ma non solo. In omaggio al Belfagor originale gli spettatori più attenti vedranno anche un brevissimo cameo di Juliette Greco, poco più che una manciata di secondi. Inevitabile chiedere qualcosa sullincontro fra le due attrici. Conoscevo Juliette Greco più come cantante afferma la Marceau e per me è stata sempre il simbolo dellesistenziasmo francese, Non avevo potuto certo vederla in TV, allepoca era piccolina. Io e Juliette abbiamo trascorso solo una giornata insieme e, nonostante girassimo in un cimitero, è stato molto piacevole. E una persona che vive il presente , non rifugge nel passato ed è molto in sintonia con se stessa. Per gli spettatori, dunque, sarà una sorpresa rivedere la Marceau in un film di genere, una deviazione da un percorso iniziato con Il tempo delle mele e approdato a cineasti come Andrzej Zulawski (il suo attuale compagno) e Michelangelo Antonioni. Ma ora la piccola Sophie è cresciuta, tanto da sentirsi pronta per star dietro la macchina da presa: il 21 ottobre sarà a Parigi per girare il suo primo lungometraggio, Parlatemi damore.