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Bat-Week: L'uomo dei miracoli

Christopher Nolan è l'unico che ha resuscitato una saga data per morta. Amato ed imitato, il regista ha rivelato la sua passione per i fumetti e la diffidenza verso le trilogie... Tornerà a dirigere una terza avventura di Batman?

Il Cavaliere Oscuro

21.07.2008 - Autore: Pierpaolo Festa
Ci svegliamo ogni mattina, decisi a vivere le nostre vite nel modo che pensiamo di dover fare. Ma di solito non va in questo modo, magari ci riusciamo solo a piccole dosi. Questo rende un personaggio come Batman davvero affascinante. Lui sviscera i nostri conflitti, vivendoli su una scala molto più grande”. Parola di Christopher Nolan, il regista più amato ed imitato del momento. Da quando Hollywood è stata colpita da una profonda crisi d’idee, ci ha pensato lui a resuscitare il buon cinema, forgiando la formula perfetta tra blockbuster e film d’autore.

Nella sua filmografia si contano alcuni dei lungometraggi più riusciti in fatto di originalità degli ultimi anni: stiamo parlando di “Memento” (2000) e del recente “The Prestige” (2006). Il suo “Batman Begins” è diventato una perfetta matrice da cui tutti gli altri continuano ad attingere. Da quando il film uscì nelle sale nell’estate di tre anni fa, i nuovi blockbuster tratti dai fumetti hanno iniziato a puntare il tutto per tutto su un nuova formula: quella di aggiungere il realismo alle storie dei supereroi.

Nessuno, però, ci riesce meglio di Nolan, che per questa sua seconda avventura dell’Uomo Pipistrello ha usato come vangelo d’ispirazione “Heat – La sfida”, poliziesco di Michael Mann che mette in scena un epico duello nella “città degli angeli” tra il criminale Robert De Niro ed il poliziotto Al Pacino.

Quando la Warner gli ha offerto la regia di un secondo episodio di Batman, il regista ha subito affilato il suo interesse per il personaggio. “Bruce Wayne è ormai maturo – ha detto Nolan –  Il Batman che vediamo è quello originale dei fumetti… solo che dentro di sé continua a mettersi in discussione. Ci sono tantissime conseguenze negative della sua crociata a Gotham. Ero molto interessato a sviluppare la storia alla fine di Batman Begins, raccontando l’escalation del crimine che lo stesso Batman ha provocato con le sue azioni. Tutto ciò si manifesta nella persona del Joker. Questo era ciò che m’interessava, portare la storia avanti ed espanderla in modo da analizzare meglio la lotta interna di Batman che questa volta è molto più grande”.

A proposito del suo rapporto con i fumetti e su come questi hanno influito nella realizzazione del film, il regista ha dichiarato: “Ci sono tanti dettagli che ho tenuto dai fumetti e tanti elementi riguardanti i personaggi. Ma non mi sono proprio ispirato ad un fumetto in particolare. Quello che io e gli sceneggiatori abbiamo provato a fare è stato rimanere influenzati dalla storia dei fumetti. Prima di scrivere ci siamo immersi in quel mondo. Abbiamo cercato di rimanere fedeli a tutti i diversi scrittori ed artisti che hanno messo mani a questi personaggi. Ci sono state anche alcune cose che abbiamo ignorato. In pratica abbiamo cercato di distillare dalla storia nei fumetti la vera essenza dei personaggi”.

Ma la vera domanda, adesso che “Il Cavaliere Oscuro” si appresta ad arrivare su tutti gli schermi mondiali, è: “ritroveremo Nolan dietro la macchina da presa per un terzo episodio di Batman?”.
Secondo il regista, tre non è proprio il numero perfetto!Sapevo quello che volevo fare nel finale ancor prima di completare l’intera storia. Volevo che Il Cavaliere Oscuro raccontasse una storia completa. Non so cosa farò in futuro. Ma sento che sarebbe un grande errore provare a non fare altri film per riciclarsi in un sequel”.


Vi ricordiamo che l'appuntamento nelle sale con "Il Cavaliere Oscuro" è fissato nelle sale a partire da mercoledì 23 luglio.