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BASEKETBALL
BASEKETBALL

07.05.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
PROFILO CRITICO
David Zucker ha fatto nuovamente centro. Con Baseketball il pioniere di tutte le commedie demenziali conferma il suo straordinario talento nel realizzare un cinema sgangherato, parodistico ed incredibilmente irriverente. La miscela è scoppiettante ed è la degna erede di pellicole quali Laereo più pazzo del mondo, Top Secret e la famosa trilogia di Una pallottola spuntata. Del resto, a rimanere immutata è la formula di fondo utilizzata dal cineasta in occasione di Ridere per rideredi John Landis: tante gag, una miriade di citazioni cinematografiche (riguardanti questa volta il genere sportivo), un gergo linguistico estremamente folle ed un po volgare, una buffoneria spavalda e genuina. Il resto è affidato alle sinuose curve di Jenny McCarthy, la sensuale star di Mtv chiamata a ricoprire il ruolo dellavvenente vedova Yvette, e alla straripante comicità della coppia Trey Parker-Matt Stone, divenuta famosissima grazie alla geniale ideazione della sarcastica serie South Park. Incredibilmente coinvolgente laccompagnamento musicale di Ira Newborn, artefice di una colonna sonora varia e scoppiettante ( si va dallo ska dei primi brani al rock melodico degli ultimi pezzi). Divertente, spregiudicato, impedibile per i cultori della comicità nordamericana.