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Asimov ad Hollywood: lavori in corso
Asimov ad Hollywood: lavori in corso

13.03.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
Sono trascorsi nove anni da quando lillustre Isaac Asimov ha abbandonato questo mondo, lasciandoci in eredità una serie di intramontabili classici della fantascienza. Anche la Hollywood delle grandi stelle sembrerebbe essersene accorta: finalmente ha deciso di promuovere un ambizioso progetto che vedrà ben quattro opere dello scrittore trascritte per il grande schermo. Non si tratta ovviamente di un tributo fine a se stesso, quanto piuttosto lesito di un vistoso gioco allinteresse (commerciale, dimmagine, etc.) più alto. Poco importa. Dallalto dei cieli, il grande scrittore sovietico cercherà di passarci sopra. Tanto più che le opere in questione sono quelle a cui il teorico delle leggi della robotica ha mostrato maggiore attaccamento.
Il primo lavoro cercherà di bissare a livello cinematografico lo strepitoso successo della serie The Foundation. Prodotto dalla 20th Century Fox, il film sarà diretto dallindiano Shekhar Kapur, già autore dellapprezzato Elizabeth e presumibilmente costituirà il primo capitolo di una lunga saga (non a caso, La fondazione di Asimov annovera al suo interno otto volumi). La sceneggiatura sarebbe già pronta e, portando la firma di Dennis Feldman, narrerebbe della minaccia mutante denunciata dallo studioso Hari Seldon, fondatore di una particolare disciplina scientifica definita Psico-storia.
Sempre in tema di serie monumentali, laltra grande epopea asimoviana, quella di \"Norby e del Mondo dei Robot, vedrà la luce (o meglio, il buio della sala) grazie ai finanziamenti stanziati dalla Columbia Pictures. Attualmente gli sceneggiatori a lavoro hanno realizzato un copione di oltre 500 pagine, cercando di rielaborare quello che Asimov e consorte hanno scritto in dieci imponenti volumi. Secondo le prime indiscrezioni la pellicola dovrà raccontare la storia di un piccolo androide, artificiale nella natura ma animato dai migliori intenti umani nel comportamento. Una storia, insomma, che entro certi aspetti, si avvicinerà a quella di A.I. di Steven Spielberg. Ancora ignoto il nome del regista incaricato di curare il progetto.
E invece Ridley Scott il pretendente numero uno alla trascrizione filmica del celebre romanzo del 1955, La fine dellEternità. Compendio di sagacia narrativa e creatività artistica, quella di Asimov è una storia sullineluttabilità del destino, sul fascino del viaggio temporale e, soprattutto, sullimportanza per luomo del libero arbitrio. Ricordando lo Scott del primo e intramontabile Alien non è difficile pensare che la Paramount Pictures abbia messo in cassaforte il suo investimento. Per quanto riguarda lo script, oltre allo stesso regista, è stato poi contattato quel Gary Goldman che già ha avuto modo di farsi apprezzare assieme a Carpenter (Grosso guaio a Chinatown) e Verhoeven (Atto di forza).
Un ulteriore scritto di Asimov proverà lebbrezza della celluloide: si tratta della novella The Ugly Little Boy, i cui diritti sono stati acquistati dalla Warner Bros. Anche in questo caso il racconto sarà incentrato sul tema del viaggio attraverso il tempo e sulla vicenda di un bambino di Neanderthal accudito da uninsolita baby-sitter. Se un alone di mistero circonda la designazione del regista, è certo il nome della protagonista femminile della pellicola: sarà niente meno che Demi Moore, peraltro attiva anche nelle vesti di co-produttrice accanto a Denise Di Novi.
Insomma, i cultori della SF classica avranno da che scegliere. Gli amanti del grande cinema non dovranno, invece, che aspettare.