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Another Earth - La recensione in anteprima

Il documentarista Mike Cahill esordisce alla regia con un film che mescola fantascienza e melodramma, parlando di temi alti come colpa e redenzione

Another Earth

02.08.2011 - Autore: Adriano Ercolani, da New York
Rhoda (Brit Marling) è una minorenne che dopo una notte di baldoria causa un terribile incidente automobilistico, rovinando così la vita del compositore John Burroughs (William Mapother). Nella stessa sera viene scoperto un pianeta che è l’esatto duplicato della Terra. Dopo aver scontato quattro anni di prigione, la ragazza non riesce a ricostruire la propria vita, oppressa da un senso di colpa che non vuole saperne di placarsi. Neppure il rapporto di solidarietà che instaura con lei proprio John, ignaro che si tratta della donna che gli ha distrutto l’esistenza, produce alcun effetto sulla psiche della ragazza. Perché allora non tentare di trasferirsi sull’altro pianeta per tentare di ricominciare tutto da capo e dimenticare il passato? Ma è veramente Rhoda quella dei due che ha bisogno di rifarsi una vita?

I due protagonisti, Brit Marling e William Mapother

Sulla scia di moltissimo cinema che pone alle basi del proprio essere la fantascienza, anche questo esordio alla regia del documentarista Mike Cahill (da non confondere con il regista di “Alla scoperta di Charlie”) sfrutta un tema fondamentale: come agiremmo se avessimo una seconda possibilità, se potessimo rimediare agli errori del passato? Il tema alla base di “Another Earth” non è dunque nuovissimo: la sceneggiatura, scritta a quattro mani dal regista insieme alla protagonista Brit Marling, vuole però sfruttare al massimo le potenzialità drammatiche del soggetto, e costruisce una storia dalla linearità fluida e precisa, capace di elaborare con semplicità un’atmosfera abbastanza coinvolgente. Film “povero”, teso al realismo secondo un’idea di messa in scena molto scarna ma comunque ben curata, ha il notevole merito di tratteggiare con sincerità lo spaesamento di anime ferite, di persone che gli eventi hanno relegato ai margini della società. Nell’approcciarsi ad “Another Earth” dunque non si deve cercare la novità, quanto piuttosto la capacità di introspezione psicologica e la ricerca di poesia. Sotto questo punto di vista le musiche intimiste del gruppo newyorkese Fall On Your Sword aiutano moltissimo il progetto. Una parte considerevole della riuscita del film è anche dovuta alla bella prova dei due protagonisti, la pressoché sconosciuta Brit Marling e il caratterista William Mapother (per chi non lo sapesse, quest’ultimo è un cugino di Tom Cruise): la compostezza dolorosa delle loro interpretazioni permette di entrare in sintonia con i rispettivi personaggi, delineati con pudore e insieme profondità.

Brit Marling

Accolto con molto fervore al Sundance Film Festival e prossimo partecipante a quello di Locarno, “Another Earth” merita la visione in quanto riflessione toccante sulla necessità di redenzione che pervade l’essere umano. Sfruttando la science-fiction nel modo più stilizzato e umanista, Cahill ha realizzato un melodramma capace di toccare corde nascoste e profonde.

"Another Earth", in uscita il 18 maggio, è distribuito dalla 20th Century Fox
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Per saperne di più:
I vincitori del Sundance Film Festival


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