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A proposito di Schmidt

L'anima, il motivo fondante, lo scopo unico di questo delizioso film è, ovviamente, Jack Nicholson, qui in una delle interpretazioni più riuscite e coraggiose della sua carriera.

About Schmidt

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Di Alexander Payne; con Jack Nicholson, Kathy Bates   La storia di Warren Schmidt (Jack Nicholson) inizia con il suo ultimo giorno nella compagnia di assicurazioni in cui ha lavorato per trentanni. Andato in pensione e con un sacco di tempo libero, Warren inizia a soffrire della classica solitudine delluomo di terza età. Non sapendo bene cosa fare tutto il giorno, inizia a girovagare senza meta alla ricerca di un senso, finché non viene colpito da un grave lutto: sua moglie Helen (June Squibb) muore improvvisamente, lasciandolo solo. Larrivo della figlia Jeannie (Hope Davis) per il funerale della madre scatena in Warren un nuovo istinto di paternità. Lanziano signore decide allora di compiere un viaggio in camper attraverso lAmerica per dissuadere lunica figliola dallo sposare lottuso Randall (Dermot Mulroney). Giunto alla meta però Warren verrà a contatto con la strampalata famiglia dello stesso Randall, capitanata dalla prorompente madre di lui, Roberta (Kathy Bates); luomo è costretto dunque a confrontarsi con un universo totalmente diverso dal suo, che lo porterà ad interrogarsi sulla propria esistenza, passata e futura.   Lanima, il motivo fondante, lo scopo unico di questo delizioso film è, ovviamente, Jack Nicholson, qui in una delle interpretazioni più riuscite e coraggiose della sua carriera. Il coraggio di mettersi in mostra nel lento disfacimento del proprio corpo, il coraggio di presentare allo spettatore il peso della propria età, fatta di piedi gonfi, di capelli che cadono, di pancia, di mal di schiena e di movenze ormai goffe ed impacciate. Questo vediamo di Warren Schmidt, e perciò anche dellattore che lo interpreta, icona incontrastata e leggenda vivente del cinema americano.   Nicholson confessa allo spettatore, in questo film, di essere ormai un attore di terza età, ed allo stesso tempo ribadisce, se mai ce ne fosse stato bisogno, di essere sempre e comunque un titano dello schermo, capace ancora oggi di reggere un film (perfettamente costruito su di lui) grazie ad uno sguardo, ad unespressione del volto, ad un gesto delle mani. About Schmidt si trasforma ben presto nellelegia di questo caratterista di incommensurabile bravura e di commovente sincerità. I tempi del gigione, del pazzo, del giullare sono forse tramontati; quello che rimane di Jack Nicholson è però una raffinatezza ed un carisma che fanno la differenza. Che altro dire della pellicola? Lode alla sceneggiatura, un piccolo, sottile ma pressoché perfetto congegno ad orologeria, dove tempi e situazioni sono esattamente come devono essere, cioè in perfetta sintonia con il loro protagonista. Payne forse eccede nel voler essere sempre e comunque regista sotto tono, ma allo stesso tempo ha il pregio di riuscire a raccontare una storia di quotidiana tristezza e meschinità, che si trasformano in sferzante atto di accusa contro lipocrisia e la pigrizia mentale della borghesia americana perbenista e un po bigotta. A proposito di Schmidt per questo riesce insieme a disturbarci ed a commuoverci, come il suo innocuo eroe.