7 dicembre 1941: Pearl Harbor

Domenica 12 dicembre 1941: 360 tra bombardieri orizzontali, bombardieri da picchiata, aerosiluranti e aerei da caccia della Forza d\'Attacco giapponese, comandata dal vice ammiraglio Nagumo, scatenano l\'inferno a bordo delle navi della US Pacific Fleet e sulle installazioni militari di Pearl Harbor ed in altri siti sull\'isola di Oahu, nell\'\'arcipelago delle Hawai. Quattro navi da guerra, una nave posamine, e una nave bersaglio vengono affondate; 4 corazzate, 3 incrociatori, 3 cacciatorpedinieri, 1 seaplane tender e una nave per riparazioni vengono danneggiate. La base della Marina americana e l\'arsenale di Pearl Harbor; la Stazione dell\'aviazione marina all\'isola di Ford; la Naval Patrol Plane Station di Kaneohe; il campo di aviazione dei Marine Corps presso Ewa; e quelli dell\'esecito di Hickam, Wheeler, and Bellows sono danneggiati; 188 aerei della Marina e dell\'Esercito vengono distrutti. Oltre duemilatrecento americani rimangono uccisi mentre più di milletrecento rimangono feriti. I Giapponesi perdono 5 sottomarini tascabili, 28 aerei, e meno di cento uomini. L\'isola Midway viene bombardata da due cacciatorpedinieri giapponesi. Il presidente degli Stati Uniti ordina la mobilitazione. La dichiarazione di guerra giapponese raggiunge Washington. Tra le navi americane distrutte dall\'attacco aereo di Pearl Harbor: le corazzate Oklahoma (BB-37), Arizona (BB-39), California (BB-44) e West Virginia (BB-48). La nave posamine Ogala (CM-4), la nave bersaglio UTAH (AG-16). Tra quelle danneggiate la corazzata Nevada (BB-36), la corazzata Pennsylvania (BB-38), la corazzata Tennessee (BB-43) e la corazzata Maryland (BB-46). Gli incrociatori leggeri Raleigh (CL-7), Honolulu (CL-48). ed Helena (CL-50). I cacciatorpedinieri Cassin (DD-372), Shaw (DD-373) e Downes (DD-375). Il Seaplane tender Curtiss (AV-4) e la nave per riparazioni Vestal (AR-4). Il giorno seguente gli Stati Uniti dichiarano guerra al Giappone.   (Dati compilati nel 1955 da fonti ufficiali USA)