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Zivago
Si apre il tributo televisivo al romanzo di Boris Pasternak, "Zivago", in onda l'11 e il 12 febbraio in prima serata su Canale 5.
12.04.2007 - Autore: Teresa Manuela Plati
Un ragazzo corre lungo i binari della ferrovia. Si ferma davanti a un cadavere, quello di suo padre. Due uomini lo raggiungono in fretta e lo trascinano via.
Quel ragazzo è Jurij Zivago.
Si apre così il tributo televisivo al romanzo di Boris Pasternak, in onda l'11 e il 12 febbraio in prima serata su Canale 5.
Una superba coproduzione internazionale che vede in campo la E-Vision, la Granada Television e la WBGH Boston per dodici settimane di riprese tra la Repubblica Ceca e la Slovacchia, per la regia di Giacomo Campiotti.
Il "Zivago" del regista italiano non si propone come remake dell'inimitabile film di David Lean - interpretato da Julie Christie, Omar Sharif - ma come una nuova trasposizione del celebre romanzo di Pasternak.
"Ho tentato di essere più fedele al testo dello scrittore russo" ha detto il regista "del quale ho amato il romanzo che ho sempre pensato contenesse tanti aspetti che nel film di Lean non erano stati toccati. Jurij è un uomo passionale, caldo, popolare. Il mio film sarà molto diverso dal precedente. Non so se migliore, certamente diverso!".
Campiotti - cresciuto sotto la scuola di e Olmi - ha dato così spazio a dei personaggi come Misha( Daniele Liotti), il migliore amico di Zivago e alla moglie Tonia(Alexandra Maria Lara).
Fulcro del racconto rimane , in ogni caso, la travolgente storia d'amore tra il dottor Zivago (Hans Matheson) e Lara, interpretata dalla giovane attrice inglese Keira Knightley.
Matheson ha voluto incontrare la nipote di Pasternak per carpire maggiori notizie sul suo personaggio.
"Jurij" ha detto l'attore "è un uomo che ama la vita. Qualunque cosa, compresi gli eventi più tragici, instillano in lui una nuova comprensione dell'esistenza e dell'amore. Di grande aiuto sono state le poesie che mi ha donato la nipote di Pasternak".
E se il neo Zivago è entusiasta dal suo Jurij, anche la giovane interprete di Lara tradisce la gioia per avere interpretato un personaggio che ha definito "una ragazza che sta per diventare donna, in un contrasto di emozioni estremamente diverse. Lara è molto forte e al tempo stesso incredibilmente pura. Ha molto cose in sé: tante persone da amare e tante da odiare".
Faticoso per il nuovo "Zivago" è stato, indubbiamente, la ricerca del clima adatto: la storia si svolge in stagioni diverse, in una continua alternanza tra il gelido inverno e l'estate che rende tutto più mite.
I costi troppo alti per girare in Russia, Norvegia o Finlandia hanno costretto la troupe a ricorrere alla neve artificiale.
Non facile si è rivelato anche il lavoro di Annie Symons e del suo gruppo di costumisti alle prese con più di 3.000 costumi e 35.000 accessori.
La versione cinematografica del '65 del romanzo epico, fu accompagnata da una colonna sonora molto potente: il risultato fu una trasposizione magica dello scritto di Pasternak. Quella di Campiotti sarà più intrisa di spirito russo.
"Il pubblico giudicherà come meglio crede" ha detto Matheson "alcuni dicono che esistono solo 5 grandi storie e che è la maniera di raccontarle a renderle diverse. Abbiamo fatto del nostro meglio.