NOTIZIE

Woody Allen: la tv racconta il cinema

"Woody Allen: A Documentary", pensato per la televisione e diretto da Robert B. Weide, racconta la personalità dirompente del regista statunitense

Woody Allen

13.12.2011 - Autore: A.L.
L’occhio del grande fratello televisivo entra nella vita del grande regista, per rubare scatti intimi e ricostruirne la rocambolesca attività e il fervore creativo. "Woody Allen: A Documentary", del regista Robert B. Weide, racconta in una miniserie in due puntate, andata in onda a fine novembre sul network PBS, la caotica vita del regista settantacinquenne. Un lavoro di ricostruzione della carriera del regista che è durato per circa un anno e mezzo, è che ha coinvolto profondamente Robert B. Weide in una costanza vicinanza con l’attività di Allen, seguendolo attraverso la lavorazione di “Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni” e “Midnight in Paris”. Sullo schermo si riavvolge la pellicola della vita del regista di “Manhattan”, fino all’infanzia passata a Brooklyn e andando avanti nel racconto della vita salvo incespicare nelle incertezze del percorso artistico, come avvenne durante il caos che precedette il successo di “Manhattan”: "Non ero per niente soddisfatto del risultato - confessa Allen - ed ero disposto a tutto pur di non far uscire il film. Ho persino proposto alla United Artists di fare un film gratis perché ho pensato che se questo era il meglio che potevo fare non meritavo di essere pagato".

E poi ancora immagini intime del fervente genio artistico del regista/attore che continuamente produce, pensa, scrive su fogli di carta, abbandonati qui e lì le sue idee confuse che magicamente prendono vita sulla pellicola diventando splendidi capolavori.  Un ritratto asciutto di un’artista contemporaneamente idiota e brillante, ironico, critico, nei confronti del proprio lavoro, (i momenti più divertenti vedono Allen impegnato in aspre critiche contro se stesso), mentre una carrellata di attori racconta episodi personali sull’incontro con il regista, da Diane Keaton a Owen Wilson.

L’attrice di “Io e Annie” con candore dichiara, “Non ho mai incontrato nessuno come lui”, per Scarlett Johansson, “Se mi chiedessero con quale regista vuoi lavorare, il primo della lista è e sarà Woody Allen”. Anche dal punto di vista della regia, Woody sembra non avere macchie se per Naomi Watts è:” Il miglior regista e direttore di attrici femminili con il quale ho lavorato”.  Ma l’ultima parola spetta ad un collega e grande regista, Martin Scorsese: “Nessuno ha la sua tenacia e così tanto da dire”. Un piacevole lavoro televisivo, una biografia puntuale, precisa, supportata dalla ripresa di materiali di archivio e testimonianze fotografiche, che colpisce con l’asciutto candore che ritroviamo nello stile personale dell'indiscusso protagonista.  


FILM E PERSONE