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Vita da cani

Un adorabile loser e un cane manipolatore e rozzo che ha sembianze umane. Vi sembra una premessa demenziale? Guardate Wilfred...

Wilfred

10.12.2012 - Autore: Giacomo Cannelli
Wilfred è una nuova commedia prodotta per il canale Fx (ahimè soppresso negli scorsi giorni in Italia). La serie originale viene dalla Nuova Zelanda. Che la terra dei Kiwi (così vengono "simpaticamente" appellati i suoi abitanti) sia entrata di diritto nel mondo dell'intrattenimento non è più una sorpresa: Peter Jackson ha fondato lì la sua casa di produzione (la WETA), mentre i Flight of the Conchords (protagonisti della serie omonima -qui la recensione-, trasmessa in Italia da Mtv) riempiono stadi (dopo aver fatto incetta di premi) dimostrando tutto il loro talento comico made in New Zeland.

Protagonista di questo nuovo progetto è Elijah Wood (Il Signore degli Anelli, Se mi lasci ti cancello). Come molti suoi colleghi del cinema, l’attore ha deciso di "sporcarsi" le mani in tv vestendo i panni di Ryan, un avvocato sociopatico con tendenze suicide. La sua vita è un fallimento dalla A alla Z. Ha studiato quello che i genitori volevano studiasse, ha una sorella che lo perseguita e la sua vita sentimentale è un buco nell'acqua. Dopo l'ennesimo tentativo (fallito) di suicidio, Ryan incontra Jenna, la sua vicina di casa. Malgrado non si conoscano, Jenna gli chiede se può badare per qualche ora al suo cagnolino Wilfred. Ryan accetta senza battere ciglio (ha un debole per Jenna), ma quando il "piccolo" Wilfred si presenta alla sua porta, Ryan strabuzza gli occhi. Il cane compare, solo alla sua vista, come un uomo con indosso un brutto costume peloso. Ryan pensa siano le pastiglie che ha ingurgitato per suicidarsi, ma scopre che le pillole altro non erano che un innocuo placebo. Il cane-uomo, anzi meglio l'uomo-cane, è li di fronte a lui e si comporta esattamente come farebbe un uomo, e non dei più educati: fà pipì in piedi, beve birra, fuma e corre dietro alle ragazze senza che nessuno percepisca le sue sembianze umane: per tutti Wilfred rimane un bel cucciolone.

L'idea alla base dello show è di impatto, non c'è dubbio. La rappresentazione volutamente rozza del costume canino ha un effetto comico immediato, come anche l'interpretazione di Jason Gann che è ineccepibile. Gann riesce infatti a iniettare piccole finezze canine in un personaggio che, malgrado il costume, si comporta come un umano. Ed è questa la stranezza di Wilfred. Di solito siamo abituati, nella finzione, a vedere un cane umanizzato, in questo caso invece ci troviamo di fronte a un uomo "canizzato". Wilfred è un cane e viene percepito come un cane, ma ha usi e costumi da uomo, un po' come il Bryan dei Griffin. La grigia vita di Ryan a questo punto cambia in modo radicale, finalmente sembra aver trovato una spalla ideale, un mentore, in grado di tirare fuori i suoi istinti fino a quel momento repressi.

La serie debutta su Fox lunedì 10 dicembre alle 22.45. E se, malgrado la recensione positiva, continuate a chiedervi "Ma che diavolo c'entra Frodo con un kiwi (Jason Gann è l'attore della serie originale in Nuova Zelanda) vestito da cane?", beh non possiamo che rispondervi con una frase del saggio Wilfred: "Tutto ha a che fare con tutto!"

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