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Verso Mandalay

La strada che taglia all'interno il Paese, da Bago verso nord, non è molto diversa da quella che porta a Kyaik-Hti-Yo. Il panorama però tende a cambiare, la zona si fa più desertica, il clima più caldo, cactus e palme hanno il sopravvento sulle coltivazioni di riso.

Birmania

08.10.2001 - Autore: Giorgio Galizia
La strada che taglia allinterno il Paese, da Bago verso nord, non è molto diversa da quella che porta a Kyaik-Hti-Yo. Il panorama però tende a cambiare, la zona si fa più desertica, il clima più caldo, cactus e palme hanno il sopravvento sulle coltivazioni di riso. Nei villaggi le case hanno palafitte più basse, e ci sono lunghi tratti del tutto privi di abitazioni. Viaggiando in macchina si ha la possibilità di effettuare soste non programmate, e passando attraverso questi piccoli villaggi non sono rare le volte in cui può capitare di assistere ad una cerimonia che vede tutti gli abitanti in processione. Ordinano nuovi monaci, festeggiandoli vestiti a festa prima che essi intraprendano il periodo monastico. Altre cerimonie sono legate al culto delle divinità Nat. Rappresentano vere e proprie recite per raccontare il mito di uno o più di questi spiriti. Gli anziani ed alcuni addetti inscenano questi spettacoli davanti ad un assorto pubblico di adulti e bambini. Poi esistono cerimonie per inaugurare una nuova pagoda, o il completato restauro. Allingresso e alluscita dei villaggi persone agitando contenitori metallici vi fanno segno di contribuire con un offerta ai restauri o all ampliamento della loro pagoda. Vedendovi arrivare da lontano prontamente accendono quei vecchi altoparlanti che gracchiano una musica a tutto volume. Rimarrete stupiti nel notare che i loro villaggi sono fatti interamente di capanne di legno, eppure ognuno possiede un unico edificio in muratura: la pagoda!   Destinazione Mandaly: prima della colonizzazione inglese era il centro più importante della regione, e fu lultima capitale imperiale. Ci vorranno però due giorni di viaggio per raggiungerla dal Balancing Boulder. Per la notte vorrete arrivare a Taungoo, cittadina discreta con una pagoda di tutto rispetto. Qui vive anche una percentuale di popolazione mussulmana, la seconda grande religione della Birmania. Assieme alla pagoda potrete visitare la moschea, ben più modesta ma altrettanto interessante. E se per cena non vi serviranno birra è solo perché vi siete seduti in un ristorante mussulmano. La sera una città come Taungoo è di particolare fascino. Le molte strade non asfaltate percorse da un traffico di biciclette e pedoni più che mai intenso solleva un discreto polverone, che assieme alla pochissima illuminazione rendono latmosfera surreale. Scegliendo di pernottare in hotel a gestione familiare, anche qui avrete lopportunità di continuare a gustarvi le favolose colazioni birmane. In genere dovrete espressamente chiederle allospite, poiché questi si aspetta da voi la consueta richiesta di caffè e toast. Non perdetevi questo ghiotto insieme di papaie, banane, zuppe con cipolla, o per finire dello Stiky Rice come dessert, adesso si, accompagnato da quella tazza di caffè!   Lultimo tratto di strada che vi porta a Mandalay sarà caratterizzato dallaumento della temperatura, laria si fa più secca, il clima più torrido. I chilometri alle spalle sono tanti, percorsi su queste strade che esistono perché volute dalle colonie inglesi per favorire i trasporti delle molte risorse del nord verso i porti commerciali. La città comparirà dimprovviso, la vostra macchina non sarà più lunica nel raggio di chilometri, e la quantità di persone in movimento farà capire immediatamente di essere arrivati in un posto importante. Questo è il centro più grande dellinterno del paese: per centinaia di chilometri intorno non esistono che piccoli o medi centri abitati. Mandalay è sicuramente molto importante dal punto di vista religioso, esiste qui una forte concentrazione di monasteri buddisti e parecchi sono i templi importanti, come la Pagoda Kuthodaw, che è composta da 729 piccole pagode, ognuna contenente una stele incisa con un precetto del canone buddista. E a Mandalay che troverete una delle statue forse più riverite al mondo. Il Budda di Mahamuni Paya. Ogni mattina attraverso una complessa cerimonia la statua subisce una completa toeletta, lavaggio dei denti compreso. I monaci addetti alla sua pulizia sostengono rappresenti Budda in scala reale. Essendo alta circa quattro metri non vi è dubbio che fosse un granduomo! La statua è adorata da centinaia di fedeli, che anche qui vengono ad applicare numerosi fogli doro sulle gambe e sulle braccia del Budda, a tal punto che il corpo è diventato quasi irriconoscibile, dato lo spessore del prezioso rivestimento.   Intorno alla città esistono numerose possibilità di escursioni giornaliere, verso le antiche capitali di regni estinti, come Amarapura, Ava e Sagaing. Prima di partire ricordatevi di fare una visita alla Mandalay Hill, il tempio che si trova in cima alla collina che sovrasta la città. Raggiungetelo attraverso la lunga scalinata di oltre 1700 gradini o con un taxi per la più comoda strada carrozzabile. Dalla cima potrete godervi uno splendido tramonto, su di una valle incantata, con lo sfondo del fiume Ayerarwady che scorre placido verso il mare di Andaman.  
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