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V° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGGIO - SIENA

Un bilancio positivo soprattutto per l'Europa

Festival del cortometraggio di Siena

12.04.2007 - Autore: Adriana Migliucci
La Mitteleuropa ha fatto centro e ha colpito il cuore della giuria e del pubblico della 5° edizione del Festival Internazionale del Cortometraggio, svoltasi a Siena dal 3 all11 novembre 2000. Registi provenienti dalla Svizzera, Francia, Belgio, Olanda e Polonia hanno vinto i premi più prestigiosi. Inoltre anche i filmakers provenienti da Giappone, USA, Gran Bretagna ed Italia hanno avuto dei riconoscimenti durante la divertente ed informale cerimonia finale. La giuria composta per lo più da registi - ha decretato come vincitrice della manifestazione la ventottenne svizzera Anna Luif (Gran Premio e Premio per la migliore fiction) che, con \"Summertime\", ha saputo raccontare in maniera delicata e veritiera il primo amore di una adolescente, il suo bisogno damicizia e lo scontro con la madre. Il pubblico, composto per lo più da giovani, ha invece espresso pieno consenso per il delizioso cortometraggio \"Joyeux Noel, Rachid\" (\"Buon Natale, Rachid\") del belga Sam Eduard Garbarski, premiato ex aequo con il bizzarro corto francese \"Des Morceaux de ma Femme\" (\"Pezzi di mia moglie\"). Il corto italiano più gradito al pubblico è stato il satirico \"Uno su Seicento Milioni\" di Maurizio Fei. Tra gli allori distribuiti cè anche il Premio Speciale della Giuria conferito al toccante \"Cos Mi Zabrano\" (\"Qualcosa mi è stato preso\") del regista polacco Marcin Krzystztalowicz e quello per la neonata categoria di Miglior Film Sperimentale conferito a \"1+1 -1\" del giovane giapponese Takafumi Muranushi. I premi, messi a disposizione dal canale tematico Cult Network Italia di Stream, consistevano in opere pittoriche e in assegni da tre milioni di lire per incoraggiare la realizzazione dei film successivi. Il festival di Siena non va ricordato solo per le premiazioni, ma anche per gli incontri e le rassegne. Un convegno particolarmente interessante è stato quello dedicato al rapporto tra Internet e Cinema, durante il quale la scrittrice inglese Merle Nygate ha descritto la framementaazione della società attuale, priva di capacità di dialogo. Abbiamo sempre più bisogno di raccontarci delle storie che diventano così un fattore di socializzazione e metafora della nostra vita reale, ha detto la scrittrice di racconti comici. La socializzazione non è stata certo un problema visto che, nei giorni della manifestazione, sono passati 192 cortometraggi provenienti da 30 paesi diversi. I corti sono stati selezionati, tra 900 proposte, dal direttore Piero Clemente e dal suo staff. Il festival ha dedicato ampio spazio anche alle scuole di cinema di Polonia, Bulgaria, Germania e Israele, mentre il cinema italiano, non è stato troppo presente. Con laugurio di ritrovarsi insieme, il festival di Siena - sicuramente il maggior punto di riferimento in Italia per i cortometraggi internazionali e lunico italiano ad avere un vero e proprio mercato - ha dato appuntamento al prossimo anno tra i consensi unanimi degli spettatori e dei numerosi sponsor. Nel frattempo, unampia e significativa rappresentanza di questi cortometraggi è godibile a Roma fino al 22 novembre al Cinema dei Piccoli e al Goethe Institut.  
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