24 è il numero degli episodi
che compongono una serie televisiva standard.
A volte un’idea geniale nasce
mettendo in relazione due concetti elementari e immagino che la coincidenza di
quel semplice 24 abbia acceso una lampadina. E se girassimo una serie in tempo
reale? Intendiamoci il concetto di tempo reale è del tutto illusorio, non si
tratta di uno di quegli esperimenti di cinema sovietico che registra uno per
uno i minuti di un’ora, compresi i tempi morti.
Ed ecco pronto il plot di una
delle serie più avvincenti e premiate della storia della televisione.
Ciak e parte la clessidra, una
voce fuori campo annuncia che “Quello che segue, avviene tra mezzanotte e
l’una del giorno delle primarie presidenziali della California”. Primo
episodio uguale prima ora. Quello che Jack Bauer (Kiefer Sutherland) e
la sua squadra fanno e disfano in questo tempo va oltre ogni immaginazione. La
missione è sventare un attentato ai danni del Senatore Palmer, primo candidato
afroamericano alla presidenza degli Stati Uniti con ragionevoli probabilità di vittoria. La responsabilità delle sorti di
una nazione è di per sé una questione spinosa e, come se non bastasse, Bauer ha
motivo di credere che all’interno della sua Unità si muova una talpa. Ma in una
trama che si fonda sul tempo quello che manca è chiaramente proprio il tempo e
le indagini interne devono cedere il passo all’urgenza. A questa linea
narrativa se ne somma immediatamente un’altra. Teri (Leslie Hope), la moglie di Jack, e Kimberly
(Elisha Cuthbert), sua figlia,
vengono sequestrate dai terroristi coinvolti nell’attentato…capitano tutte a
lui.
Un altro accorgimento visivo
adottato nello stile narrativo è lo split screen, ovvero la
moltiplicazione dello schermo in più finestre che mostrano ognuna un punto di
vista differente. Questo artificio focalizza l’attenzione dello spettatore
sulla simultaneità degli avvenimenti. Aumentare il volume di informazioni in
uno spazio temporale ridotto fa si che chi assiste viva la pressione del
sovraccarico, si immedesimi nell’eroe e soffra la gravità di ogni secondo che
passa. 120 nomination e 35 premi, tra cui 16 Emmy e 2 Golden Globe
(2002, Kiefer Sutherland Miglior attore
serie drammatica; 2004, Miglior serie
drammatica) definiscono la qualità di un prodotto estremamente complesso,
ma frutto di un’idea semplice semplice che nella sua confezione finale supera
per molti versi le produzioni cinematografiche. La Festa del Cinema di Roma, il
20 ottobre, offrirà l’opporunità di discutere il fenomeno “24” con il
suo creatore e produttore esecutivo Joel Surnow. E in vista di questa
occasione, a partire dal 21 settembre, ogni venerdì, FOX (canale 110 di Sky)
propone le repliche della prima stagione in un doppio appuntamento alle 21:00 e
alle 21:50.


NOTIZIE
Una giornata particolare
Fox ripropone gli episodi della prima stagione di "24". La serie fenomeno sarà argomento dell'incontro con il produttore Joel Surnow, durante la Festa del Cinema di Roma.

19.05.2009 - Autore: Ludovica Sanfelice