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Una bionda in carriera 2

Proseguono le avventure di Elle Wood, eroina della "Rivincita delle bionde" che l'ha resa tra i personaggi femminili più amati in Usa nel 2001, ed è valsa una candidatura ai Golden Globe alla bellissima interprete Reese Witherspoon.

Una bionda in carriera 2

12.04.2007 - Autore: Michela Saputi
Legally Blonde 2 Usa 2004; di Charles Herman-Wurmfeld, con Reese Witherspoon, Sally Field     Proseguono le avventure di Elle Wood, eroina della "Rivincita delle bionde" che l'ha resa tra i personaggi femminili più amati in Usa nel 2001, ed è valsa una candidatura ai Golden Globe alla bellissima interprete Reese Witherspoon. Di fronte ad un tale successo, produrre un sequel all'altezza delle aspettative è divenuto per gli autori quasi un obbligo morale. Risultato: non solo una commedia divertente, bonariamente ironica e mai volgare, ma, questa volta più che mai, tutta dedicata al suo pubblico.   Elle è una bellissima Barbie cresciuta a Bel Air, a fare shopping nella boutique di Versace dalla tenera età di 3 anni, poi pin up, e ancora reginetta del liceo da perfetto sogno americano..eccola lì "vestita che sembra il 4 luglio e fa venire voglia di un hot dog con la mostarda". L'abbiamo lasciata, fresca di laurea ad Harvard , alle prese con un incarico in un prestigioso studio legale ed un aitante docente universitario come perfetto fidanzato. Ora la sua vita scorre tranquilla tra una imminente promozione, i preparativi del matrimonio, e l'amore smisurato per il suo chihuahua Bruiser. Finchè proprio grazie al cagnetto, la ragazza, sempre aggiornata su trucchi beauty e ultimi dettami della moda, scopre la crudele realtà degli esperimenti chimici sugli animali, e decide di farne una battaglia personale. Tutta armata di buoni principi, la bionda parte alla conquista della Casa Bianca. Ma è subito chiaro che per questo confetto rosa, smarrito in maree di abiti scuri, sarà difficile difendersi dagli intrighi di palazzo, dove anche i complici più fidati si rivelano nemici, e gli accordi sottobanco sono tutta un'altra arte rispetto alla politica degli ideali.   Elle accetta la sfida e, dopo un faccia a faccia con la statua di Abramo Lincoln, decide di rimanere fedele a se stessa. Sfodera così una controffensiva (fatta di pettegolezzi raccolti nelle hall degli alberghi, nelle sedute dal parrucchiere, persino da una storia omosessuale tra un rottwailer ed un chihuahua), che finirà per diventare fonte di ispirazione al popolo americano per rivendicare la sua sovranità. Politica può essere allora anche una pink street parade davanti alla Casa Bianca, per poi invaderla con un gruppo di scatenate cheers leaders alla guida di neoassunti in rivolta, perché il popolo è variopinto, destrutturato, sorprendente ed originale, ma non deve rinunciare ad esprimere la sua voce, arrendersi a chi crede di poter decidere liberamente cosa è giusto per tutti. Non essere complici di questo, avere fiducia in sé: il solito spirito americano, che si ridicolizza e si prende in giro, ma non sa rinunciare alla sua bellezza.