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Un Verissimo Knock Out?

Il rotocalco di Canale 5 nell'occhio del ciclone: ai molti dubbi sulla conduzione di Paola Perego si aggiunge il fermento per lo sciopero del Tg5 -minacciato e poi sospeso- contro l'"usurpatore" Maurizio Costanzo

Paola Perego

12.04.2007 - Autore: Seralisa Carbone
Si è parlato addirittura di sciopero dei giornalisti del Tg5 in questi burrascosi giorni di mediatica guerriglia tra Verissimo e Maurizio Costanzo, oggi “reo” di usurpazione, stando ai numerosi commenti degli ultimi giorni. A quanto pare, infatti, il futuro del celebre rotocalco attualmente condotto da Paola Perego è messo a repentaglio dal possibile spostamento di Tutte le mattine alla fascia oraria pomeridiana, proprio al posto del magazine di attualità e costume firmato dalla direzione di Piero Vigorelli che, trasformandosi in settimanale e passando al sabato, cederebbe il campo al neonato Buon pomeriggio.

La questione si è risolta con un clamoroso “volemose bene”in due sole mosse: Piersilvio Berlusconi ha riconfermato la sua stima nei confronti di Costanzo, mentre il ventilato sciopero del Tg5 è stato gettato alle ortiche da una revochetta niente male, che infine ne verifica la ritirata a orecchie basse in attesa che il tempo faccia il suo corso con i comunicati dei prossimi giorni, in cui sarà meglio definito l’iter del prossimo palinsesto autunnale.

Che tra Costanzo e la Perego non corresse buon sangue era cosa assodata ormai da mesi:  gli accesi botta e risposta dalle rispettive postazioni e l’evidente predilezione dell’anchor man per la Cristina Parodi del Verissimo “che fu” -pubblicamente elogiata a discapito della nuova padrona di casa- avevano cementato la sensazione che la stima reciproca non regnasse sovrana tra i due conduttori di Canale 5.

Irrinunciabile e legittima appare, del resto, una comparazione tra passato e presente del rotocalco più seguito di Canale 5. La ruffiana goliardia della conduzione Perego ha mixato “tutti i colori della cronaca” con il gossip più remunerativo possibile, ma ha saputo far rimpiangere la professionalità della titolata Parodi che, per tutta probabilità, avrebbe mantenuto un equilibrato aplomb anche a fronte delle notizie più oscure della cronaca di Verissimo, risparmiando allo spettatore il turpiloquio che ha troppo spesso accompagnato i commenti di Paola Perego.

Evidentemente inadeguata per il ruolo giornalistico che avremmo sperato cavalcasse con appropriato mood, l’ex showgirl sembra essersi fatta sfuggire l’occasione di contestualizzare toni e microclimi della notizia in tv, confermandosi più adatta a dirigere un reality show piuttosto che l’informazione sul piccolo schermo, terreno fertile ma troppo delicato per chi non conosce ancora a fondo tutti i colori dell’approccio televisivo.

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