Gennaio è il mese deputato della reprise mediatica, è ormai lampante. Terminata la pausa festiva di fine anno, riprendono i tradizionali appuntamenti con le vecchie conoscenze televisive, ed ecco che gli schermi domestici tornano ad essere finestra sul mondo del Grande Fratello come delle Iene show. E’ questo momento dell’anno a suggerirci che la stagione televisiva è giunta alla sua fase mediana, che è tempo di fare il conto alla rovescia da qui alla chiusura dell’anno catodico.
La fase finale di Amici fa parte di questo secondo emblematico ciclo e, proprio domenica scorsa, ha aperto le danze dell’atteso serale, iniziato con l’apocalittico balletto dei ballerini professionisti della scuola, sulle note celebrative dei Carmina Burana. Senza troppi indugi, l’energico suono di Orff ha ceduto il passo ai ragazzi di Maria De Filippi, che hanno danzato accompagnati da un medley dal vivo eseguito dall’orchestra di 41 elementi del maestro Vessicchio, fasciati in un tailleur bianco della festa, evocativo più del mago Forrest che di Chorus Line.
Emozionata dal nuovo studio da 1600 persone, la conduttrice ha subito puntualizzato che la forma non cambia la sostanza: per quanto i fasti ne avvalorino la tesi, Amici non è Sanremo e il nuovo spazio vuole essere un omaggio all’impegno dei ragazzi arrivati fino a questo punto della trasmissione. Come al solito, la serata ha alternato lo show alle carrambate, testando l’abilità degli sfidanti Endri e Nicola nelle materie di studio come nelle “prove psicologiche” condite di vecchie foto, lettere d’amore e parenti sul palco, a muovere cuori e telefoni dei televotanti che, da casa, hanno salvato il giovane Nicola.
Appare superfluo, per il momento, l’inserimento della tetra cabina in cui i ragazzi sono chiamati a indicare il prossimo condannato alla reclusione settimanale pre-sfida, nominando di spalle per evitare la lettura del labiale e collegandosi in auricolare con la sola De Filippi, poco avvezza all’operazione, come ha evidenziato l’intoppo che ha consentito ai presenti di ascoltare il primo nome. La puntata si è conclusa, sì, con l’ingresso in casetta della cantante Eleonora, ma attraverso una chiusura debole della conduttrice: non che si pretendesse una celebrazione finale intonata all’incipit in grande stile, ma neppure un serale che termina, da un momento all’altro, con una sorta di confusione leggibile -e mai scorta prima- sul volto della De Filippi.
Labirintite mediatica da nuovo studio? Troppa emozione per i 1600 astanti? Non è da Maria essere inefficace. Sarà forse andato perduto lo smalto di un tempo non lontano, quando ancora era solita sgraffignare telegatti alla Ventura per ineccepibile virtù? I tempi cambiano, i telegatti pure, e speriamo che anche la seconda puntata del serale di Amici cambi registro domenica prossima, perché alla rinnovata ambientazione si accompagni l’adeguato coinvolgimento di un pubblico sempre più percettivo, dalla forma alla sostanza.


NOTIZIE
Un serale sanremese
Il serale di 'Amici' torna su Canale 5, con molte novità: dallo studio ai concorrenti, cronaca della prima puntata con una conduttrice un po' "fuori tono".

12.04.2007 - Autore: Seralisa Carbone