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Tutto puo' succedere
La nuova commedia di Nancy Meyers, regista, scrittrice, produttrice di commedie romantiche di gran successo come "What woman want" con Mel Gibson, è un ritratto ironico e intelligente dell'amore ai tempi del Viagra.
12.04.2007 - Autore: Terry Marocco
di Nancy Meyers
con Jack Nicholson, Diane Keaton, Keanu Reeves
Lui esce solo con ragazzine dai corpi perfetti, è uno scapolo impenitente e un dongiovanni senza tregua, ma per far volare il rapace notturno, così lo chiama, prende il Viagra. Lei è tutto ciò che lui detesta: una commediografa newyorkese alla moda, cinquant'anni, divorziata, unico pregio ai suoi occhi una figlia trentenne e molto carina. Due leoni nell'arena, uno scontro alla pari dove decretare chi sia il più bravo, divertente, istrione è difficile tra lui, un Jack Nicholson sempre più meravigliosamente sfatto e lei, una Diane Keaton, rughe in vista, gran classe e il Golden globe già sullo scaffale per la sua interpretazione come migliore attrice comica.
"Tutto può succedere", la nuova commedia di Nancy Meyers, regista, scrittrice, produttrice di commedie romantiche di gran successo come "What woman want" con Mel Gibson, è un ritratto ironico e intelligente dell'amore ai tempi del Viagra. Un argomento che sembra far tendenza negli ultimi tempi (vedi The Mother), qui trattato con leggerezza, tra vestaglie, occhiali senza i quali non si legge nemmeno l'ora, pudore a farsi vedere nudi. Tutta roba sconosciuta a chi ha meno di trent'anni.
Una casa sulla spiaggia, stoffe chiare, fiori ovunque, arredi shabby-chic, libri e fotografie. Un weekend che per il vecchio serpente a sonagli Harry Sanborn e la sua nuova fiamma Marin (Amanda Peet, una barbie dagli occhioni azzurri sgranati) si prospetta di tutto sesso. Ma a sorpresa arriva la mamma Erica Barry (la Keaton sempre rigorosamente in maglione bianco a collo alto) con la zia femminista-hippy (Frances McDormand). E come se non bastasse, sul più bello arriva anche un infartino, che atterra il povero Sanborn-Nicholson. Erica suo malgrado si trova coinvolta nel ruolo di infermiera e per la prima volta dopo il divorzio (da Starsky, sì proprio lui Paul Michael Glaser il poliziotto del telefilm cult anni Ottanta è l'ex marito, anche lui fidanzato con una ragazzina) si troverà a fare i conti con un uomo che gira in pigiama per casa e un medico giovane e carino, Keanu Reeves, stregato dal fascino della donna matura. La sceneggiatura è divertente e illuminante: si ride ma si rimettono in chiaro alcuni principi basilari. Primo: finché c'è vita c'è speranza, e le chiappe cadenti di Jack Nicholson sono un faro per tutti i mortali. Secondo: ci si innamora come deficienti a qualsiasi età, senza sconti. E se ci sono rughe, capelli radi o ingrigiti, pance esorbitanti, ventricoli in affanno, ciò non scalfisce affatto gli effetti malefici dell'amore. Anzi: contro ogni logica pubblicitaria e consumistica, quelle imperfezioni del tempo che passa si possono portare con gloria. Senza imbarazzo, riscoprendo anche i lati pratici positivi della situazione. Tipo: tu che contraccetivo usi? chiede lui. E lei candida: la menopausa.