Tutto nella mente

Ogni serie tv cerca di differenziarsi dalle altre. Tra i Medical Drama, dove le vite pubbliche di pazienti si mescolano alle vicende private dei camici bianchi, c’è stato “E.R.”, esempio di veridicità delle scene, riprese nella più sincera crudeltà; “Grey's Anatomy”, dove la prospettiva emotiva diveniva chiave di lettura del lavoro del dottore. E c’è “Mental”, nuova serie tv che dopo la consacrazione all'ultimo Telefilm Festival assieme a "The Mentalist" si differenzia oltre che per le ambientazioni (il telefilm è stato girato a Bogotà, in Colombia, abbattendo i costi di produzione), anche per la capacità di inserire nella narrazione quel pizzico di ironia e leggerezza che accompagna un profondo viaggio seriale nei meandri della psicologia umana.

Tutto ha inizio al Warthon Memorial Hospital di Los Angeles, dove si lotta per il posto vacante di direttore del dipartimento di salute mentale. Con grande sorpresa Nora Scott (Annabella Sciorra), direttrice dell’intero ospedale, lo assegna ad un suo ex fidanzato, Jack Gallagher (Chris Vance), giovane psichiatra anticonvenzionale che è tornato a stabilirsi in città dopo anni di vagabondaggi per il mondo. Proprio il suo originale approccio alla vita, privo di vincoli o schemi, gli permette di osare ben oltre i limiti comportamentali, tracciando con successo una metodo di indagine e cura assai più vicino alla malattia stessa, con esiti che non lasciano adito a ulteriori critiche.

Prodotta da Fox International Channels e Fox TV Studios, “Mental” nasce da un’idea di Deborah Joy LeVine (“Lois & Clark – Le nuove avventure di Superman”) e Dan Levine (“The Division”), e si avvale del lancio in contemporanea mondiale in 35 dei Paesi in cui è presente il network Fox: dalla Spagna all’America Latina, dai Balcani alla Grecia e al Portogallo, dal Brasile alla Bulgaria e alla Turchia…

In Italia l’ingresso nel palinsesto di Fox (canale 110 di Sky) è previsto a partire dal 4 giugno ogni giovedì alle 22:00.