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Tutto il resto è noia...

Su FX debutta la seconda stagione di Bored to Death, serie dal tono svagato e tragicomico con Jason Schwartzman, Zach Galifianakis e Ted Danson.

Bored to death 2

05.04.2011 - Autore: Ludovica Sanfelice
In un panorama televisivo in cui i detective, anche i cosiddetti antieroi, sono tutti a modo loro intelligenti, acuti, sagaci e brillanti, un fallito come Jonathan Ames risulta un pesce fuor d’acqua dopo circa cinque minuti. L’intera serie Bored to Death, di cui lui è lo sfiduciato protagonista, a dire il vero sembra lavorare in contro-fase. Lo script respira infatti secondo i ritmi pigri e sonnacchiosi della noia, la noia di vivere cui è condannato Ames, non proprio uno di quei brillanti assi dell’intrattenimento sui cui i produttori si avventerebbero.

Eppure c’è qualcosa di ipnotico in quella strafottenza surreale, snob e radical che caratterizza lo show, qualcosa in grado di dividere il pubblico al passaggio: da un lato chi lo trova terribilmente irritante, dall’altro chi invece lo guarda come un gustoso divertissement (ci voleva una parola francese per rendere l’idea…). Risentimento verso il nulla che racchiude e le arie che si dà con tutte quelle citazioni, sono la comprensibile reazione verso la sua natura intellettualoide e ricercatamente eccentrica che rasenta l’inconsistenza. Nella lista dei contro merita poi un posto d’onore l’ego compiaciuto del creatore che ha deciso di regalare il suo nome (nome e cognome, peggio!) al protagonista: un gesto che si è guadagnato tutta la diffidenza di chi scrive.

Malgrado queste considerazioni a favore dei detrattori però Bored to Death ha delle qualità. L’originalità imprendibile di una voce così stonata e fuori dal coro va coltivata come una cosa preziosa, così come l’interpretazione di un cast eccezionale formato dal delicato Jason Schwartzman, dal trascinante Zach Galifianakis e dal malinconico dongiovanni Ted Danson. Colpisce anche quell’esilità commovente della trama che fa venire la febbre a chi attende spinte narrative, e che invece non fa che esprimere l’assenza e il malessere dell’annoiatissimo scrittore in crisi e il vuoto cosmico delle sue avventure candidamente stralunate, tragicomiche e prive di senso. Per quel pubblico che si colloca su questo fronte più paziente e cerebrale diramiamo l’avviso della partenza della seconda stagione della serie. Su FX ogni martedì alle 22:55 a partire dal 5 aprile

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