Tutti a 30 Rock

Quando luglio si stiracchia verso agosto c’è poco, davvero poco da aspettarsi dalla tv. Per fortuna però se stiamo scrivendo questo articolo è perché qualcuno ha deciso di farci la gradita sorpresa di trasformarsi nell’eccezione che conferma la regola.

Stiamo parlando di Sky Uno che da venerdì 16 luglio, ogni settimana alle 21:00 e alle 21:30, riporta in tv quel capolavoro comico di “30 Rock” con cinque stagioni in esclusiva. La serie, che in America è un’istituzione e rastrella premi ovunque, in Italia è stata scioccamente trascurata e non ha trovato la risonanza che avrebbe meritato. Su Lei sono infatti andate in onda le prime due stagioni e poi mai più niente. Incomprensibile dal momento che lo show di cui stiamo parlando è probabilmente una delle produzioni più intelligenti, acute, folli e meglio scritte degli ultimi anni. La testolina che l’ha concepita è quella geniale di Tina Fey, vera regina del comedy show nata nelle fila del Saturday Night Live. E proprio ispirandosi a quell’esperienza la Fey ha creato l’universo di “30 Rock”, scalmanato dietro le quinte di un programma di sketch comici chiamato “The Girlie Show”, in onda sulla NBC (il 30 Rockfeller Plaza cui il titolo fa riferimento è proprio la sede della NBC).

Elizabeth Lemon (la stessa Tina Fey), che è a capo del team di sceneggiatori, alla vigilia di una nuova edizione dello show scopre con disappunto che la General Electric, padrona del network, ha deciso di promuovere un suo uomo a capo della rete. Il signore in questione si chiama Jack Donaghy ma ha il volto di Alec Baldwin, e nel curriculum vanta uno storico successo nel campo del marketing corporativo grazie al forno ad azione combinata Trivecion Oven. Donaghy entra subito nella parte e per prima cosa impone alla produzione di “The Girlie Show” il reclutamento di Tracy Jordan, un attore completamente pazzo. Questa è solo la prima di una serie di interferenze a cui Liz dovrà rispondere con tutta la diplomazia di cui è capace, mentre gestisce la furia della protagonista ormai oscurata dello show, i capricci dell’attore fuori di testa, e il suo lavoro di scrittura, scatenando un gioco metalinguistico pieno di ritmo e travolgente umorismo.

La serie, oltre la confezione ineccepibile, merita davvero di essere seguita per la grandissima alchimia comica che si è creata tra la Fey e Baldwin che a questo personaggio deve la sua seconda vita professionale. Il loro duetti, credeteci, sono uno show nello show ed è impossibile resistere al formale distacco che lui oppone all’intelligenza brillante e un po’ nevrotica di lei.