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The Village

Il nuovo film di M. Night Shyamalan, il regista di "Il sesto senso" e "Signs" questa volta ci accompagna in un villaggio sperduto nella campagna americana. In un cast pieno di grandi attori spicca Bryce Dallas Howard, figlia di Ron Howard.

The village

12.04.2007 - Autore: Aaron Pang
Regia di M. Night Shyamalan Joaquin Phoenix, Joaquin Phoenix, Bryce Dallas Howard, William Hurt, Sigourney Weaver, Adrien Brody.   In un villaggio americano, più precisamente a Covington in Pennsylvania, la vita scorre tranquilla, in armonia con la natura. Tuttavia questa comunità, apparentemente molto unità, convive con la spaventosa consapevolezza che il bosco che li circonda è abitato da strani esseri: \'le creature innominabili\'. Da tempo Edward Walker, il capo del villaggio (William Hurt) e il consiglio degli anziani, hanno stipulato un tacito accordo per cui se nessuno uomo del villaggio si addentra nel bosco nulla accadrà alla comunità. Ma la paura di un attacco è sempre presente nel villaggio, tanto che alle soglie del bosco, un uomo appostato su una torretta vigila giorno e notte.   Non tutti gli abitanti del villaggio accettano questa condizione di prigionia. Il più animato è il silenzioso Lucius (Joaquin Phoenix) che vorrebbe andare in città per comprare medicinali e nuove provviste. Ma il consiglio degli anziani si oppone per paura di un attacco da parte delle creature innominabili. La notte stessa, dopo che Lucius si era addentrato nel bosco, per poi tornare al villaggio, le creature attaccano il villaggio squartando delle piccole bestie e segnando sui muri il divieto di entrare nel loro bosco. Lucius che si sente colpevole per l’attacco delle creature, è confortato solo da Ivi (Bryce Dallas Howard), la figlia cieca del capo del villaggio che da sempre innamorata di Lucius sente anche lei il desiderio di uscire dal villaggio e andare in città.   Night Shyamalan si conferma un grande regista. Il film fin dai titoli di testa ci immerge in una dimensione d’altri tempi dove la paura è generata e alimentata sempre da qualcosa di sconosciuto. Come in “Il sesto senso” e in “Signs” lo spettatore ha lo stesso senso d’inquietudine dei protagonisti. Night Shyamalan è un piccolo maestro nel creare un mondo instabile e fragile dove il male non mostra, per quasi tutta la storia, mai la sua faccia.