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The Manchurian Candidate

Dopo esse stato presentato all'ultimo Festival di Venezia esce in Italia The Manchurian Candidate con uno strepitoso Denzel Washington. Dal romanzo di Richard Condon il ritorno di Jonathan Demme in un fanta thriller che ha scosso il pubblico americano.

The Manchurian Candidate

12.04.2007 - Autore: M.S.
Regia di Jonathan Demme con Denzel Washington, Liev Schrieber e Meryl Streep   Musica debordante e luce giallastra sulla partita a poker con cui si apre “The Manchurian Candidate”, atteso film di Jonathan Demme.   La voce di Denzel Washington e il suo ‘mumbling’ la fanno da padroni. Ma è la realtà? O i sogni che torturano i reduci di un’azione militare nell’Irak del ’91 possono restituire la realtà?   Giochi di potere dominati dalla figura di una spietata Meryl Streep e dalla potenza di una casa farmaceutica accompagnano l’ascesa a vice presidente degli U.S.A. un eroe di guerra (Liev Schrieber).   L’intrigo, meno complesso di quanto appaia, è destinato ad essere dipanato quando i sogni di Denzel Washington iniziano a prendere forme sempre più reali.   Inutilmente complicato da dialoghi contorti, il remake di “Vai e uccidi”, romanzo di R. Condon, non convince. Nonostante la lunghezza di cui non ci si accorge (due ore e dodici minuti) e il solito Washington, troppe sono le falle e le allusioni gratuite di un film che segnava il ritorno del regista de “Il silenzio degli innocenti”.
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