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The Alamo

Arriva con un cast d'eccezione l'ora del western americano. "The Alamo", magistrale ricostruzione della più grande battaglia americana per la conquista del Texas, schiera i volti noti di Dennis Quaid, Billy Bob Thornton nei panni di David Crockett e lo straordinario Emilio Echevarria.

Alamo

12.04.2007 - Autore: Elena dal Forno
con Dennis Quaid, Billy Bob Thornton, Emilio Echevarria, Patrick Wilson and Jason Patric   Il film ricostruisce con dovizia di particolari quel clima tutto a stelle e strisce della battaglia per l'unità nazionale. Ma non solo. John Lee Hancock, il regista, (che non dirigeva un film da anni, e si vede) dimostra di voler scavare anche nell'animo dei singoli protagonisti e quindi si insinua nelle invidie e nei malumori di un esercito formato da professionisti e da volontari, nei dubbi per una battaglia che potrebbe fare una strage, nei malumori e nelle invidie per il comando, nelle debolezze alla tequila di James Bowie (Jason Patric) e negli affari di famiglia del colonnello Travis (Patrick Wilson)   Ad Alamo si scontrarono parecchie volte messicani, forti di ben 2400 uomini, e un manipolo di meno della metà di quelli che sarebbero poi diventati "gli americani". E' indubbio che questo genere di film negli Stati Uniti, in un periodo complicato come questo, rafforzano lo spirito di coesione attorno all'idea di "combattere per la libertà, per la possibilità di essere tutti uguali" e per tutto quel che ne consegue in termini di bene/male.   Siamo dunque ad Alamo, una ex missione convertita in forte militare. Chi prende Alamo, prende il Texas, recita il detto. Un piccolo esercito guidato da Travis attende rinforzi e intanto cerca di non cedere. Siamo nel momento in cui si cementano le unioni e si contano le defezioni. Attesa e preparazione di quello che questo sparuto gruppo di uomini attende come un massacro annunciato. Ed ecco che arriva la battaglia, al grido di "Non dimenticatevi di Alamo". Ad eccezione di qualche scena, le visioni dei bagni di sangue contro gli americani sono risparmiate, non così invece il momento in cui l'esercito sconfigge i messicani anche se certe crudezze vengono solo suggerite. Forse è il momento migliore del film, e quando poi anche Davy Crockett cede la vita, quasi quasi è il momento di commuoversi.   Uno dei punti più bassi della storia resta però l'assenza o quasi delle donne. Quelle presenti lavano i panni o curano i malati. Sono creature senza nome e senza molto da dire. Di film senza presenze femminili se ne sono già visti molti e alcuni sono capolavori, come tra i più recenti "Master&Commander", ma Hancock non è Peter Weir.   Nonostante qualche lentezza di troppo, e i denti sempre un po' troppo digrignati di Billy Bob Thornton (che non si capisce se è vittima di una paresi o se sta ridendo di sé stesso dall'inizio alla fine del film, ma resta la sua una ottima performance), sono due ore e un quarto di discreto cinema, forse sin troppo ambizioso per quel che fa vedere, ma anche di tanta noia.   E così, tra una sequenza e l'altra, è salita un po' di nostalgia per i mitici spaghetti western. Non resta che infilare il dvd giusto, magari di Sergio Leone, e sedersi in poltrona.