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Terapia d'urto
Nelle sale italiane la commedia che ha sbancato i botteghini americani grazie all'eccezionale duo Nicholson - Sandler.
12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
(Anger management, Usa, 2003)
Di Peter Segal; con Jack Nicholson, Adam Sandler, Marisa Tomei, John Turturro, Heather Graham, Woody Harrelson.
Il giovane impiegato in carriera Dave Buznik (Adam Sandler), introverso e timido anche con la bella fidanzata Linda (Marisa Tomei), viene ingiustamente accusato di aver percosso un'assistente di volo. Condannato in tribunale, David deve scontare una singolare pena: dovrà essere assistito per il suo presunto problema di controllo della rabbia dal dottor Buddy Rydell (Jack Nicholson), uno specialista del settore. Venuto a contatto con una serie di strambi e variopinti pazienti, David si renderà ben presto conto che il più bizzarro dei nuovi incontri sarà proprio i dottor Rydell e di suoi metodi non proprio ortodossi
Una delle caratteristiche principali della stagione di cinema americano che sta per concludersi è stata la successione praticamente ininterrotta di una serie di commedie che hanno avuto un notevole successo al botteghino, arrivando spesso a superare la fatidica soglia dei 100 milioni di dollari di incasso. Opere come "Un amore a 5 stelle" (Maid in Manhattan, 2002), "Come farsi lasciare in 10 giorni" (How to lose a guy in 10 days, 2002), "Tutta colpa dell'amore" (Sweet home Alabhama, 2002) e l'imminente "Un ciclone in casa" (Bringing down the house) sono risultato, alcuni anche piuttosto a sorpresa, degli enormi successi al botteghino, ed hanno riportato in auge un genere storico dell'industria hollywoodiana che ultimamente non aveva dato i frutti sperati. Anche "Terapia d'urto" si è fin da subito rivelato un grosso successo al box-office (più di 130 milioni di dollari), ma come la maggior parte delle opere sopra citate salviamo la commedia con Steve Martin, che non abbiamo ancora visto - non offre decisamente nulla di nuovo in grado di arricchire il genere stesso. Anche se lo spunto di partenza poteva essere sfizioso, già dopo pochissime scene viene sprecato da una sceneggiatura farraginosa e piena di luoghi comuni, mai in grado di offrire ai due pur dotati attori momenti o scene davvero divertenti.
Nicholson e Sandler si aggirano perciò per tutto il film interpretando due personaggi che non hanno un vero e proprio spessore, né tanto meno un arco narrativo ben delineato: alcune gag che riescono a costruire sono anche divertenti, ma mai contribuiscono ad avanzare il livello di comprensione dei rispettivi caratteri. Gradevoli e particolarmente bizzarri risultano invece i "cameo" degli attori di contorno, a partire dal sempre efficace John Turturro. "Terapia d'urto" è alla fine un film che passa leggero leggero e non riesce a colpire lo spettatore, in quanto incapace di interessarlo con una storia "forte" e dei personaggi azzeccati. Se alla fine non si esce del tutto delusi dalla sala è perché non si riesce a non amare la gigioneria di un titano dello schermo come Jack Nicholson, assecondato al meglio dal secondo noi sottovalutato talento comico di Adam Sandler, che aspettiamo però in film più impegnati dopo averlo amato incondizionatamente in "Ubriaco d'amore "Punch drunk love".