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Tanti auguri Pippi

Compie quarant'anni la bambina con le trecce rosse che ha appassionato intere generazioni.

Pippi Calzelunghe

19.05.2009 - Autore: Anna Toppani
 

1969. Il canale svedese SVT manda per la prima volta in onda la serie tv con protagonista una bambina pestifera con le trecce rosse: Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe, per gli amici Pippi Calzelunghe.   Facendo un rapido calcolo si nota subito che la bimba più impertinente della televisione, sta festeggiando il suo fanta-compleanno: Pippi compie quarant’anni. Quando fece la sua prima apparizione era in groppa ad un cavallo bianco a pallini neri di nome Zietto e una scimmietta, Signor Nilson, sulla spalla; viveva in una villa, “Villa Colle”, con i suoi amici animali e giocava con i due fratelli Tommy e Annika, che la seguivano ovunque lei andasse.   Nata trent’anni prima dalla geniale fantasia di Astrid Lindgren, la prima volta che fu mandata in onda in Svezia fuori c’erano grandi rivolte studentesche. Forse una provocazione o forse, anche, un modo per dimostrare che la vita era fatta anche di fantasia.   Pippi era libera. Libera di essere sé stessa, libera di fare ciò che voleva. La mamma era in cielo e il papà in giro per i mari del sud. Viveva da sola a Villa Villa Colle, non andava a scuola e aveva una forza sovraumana, così potente da renderla capace di sollevare il suo cavallo con una mano sola. Era buffa, allegra, felice. La vita era un gioco e le avventure erano all’ordine del giorno (a sette anni aveva già percorso sette volte i sette mari). Filastrocche, canzoni e balletti. L’idea di perdere tempo non era la parabola di vita della selvatica Pippi, lei amava girare intorno a se stessa e al mondo. Sognare era la regola e chi non lo faceva era bandito dal gioco.   Pippi Calzelunghe compie 40 anni e i 21 episodi che compongono la serie sono un cult della televisione. Tutti conoscono la bambina anarchica vestita di ogni colore, con i denti sporgenti, i calzini calati e le scarpe di due numeri più grandi. Tutti hanno sognato e fantasticato guardandola. Tutti. E chi non l’ha fatto non sa cosa si è perso…    
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