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Sundance Film Festival

Dal 18 al 28 gennaio Park City ospita il Sundance

Sundance film festival

06.01.2001 - Autore: Stefano Finesi
Sono passati venti anni tondi da quando Robert Redford, allora ai vertici della carriera di attore e agli albori di quella da regista, pose la prima pietra del Sundance Institute. Il sogno di unorganizzazione capace di promuovere i giovani talenti e il cinema indipendente si è trasformato col tempo in una realtà che ha superato ogni aspettativa: oltre al dinamico laboratorio per la formazione di registi e sceneggiatori (per citarne uno, Quentin Tarantino ha scritto qui il suo Le iene), il Sundance è diventato un planetario marchio di qualità grazie alla nascita, nel 1985, del Sundance Film Festival, trampolino ineguagliabile per cineasti indipendenti che ora si appresta a celebrare la diciassettesima edizione. Il festival si svolge tra il 18 e il 28 gennaio e ha come cornice gli splendidi panorami di Park City, nello Utah. La vera novità di questanno è che la manifestazione si muove anche on line: parallela al festival di Park City scorre infatti la rassegna in rete di una selezione di opere (di finzione o meno, di animazione, sperimentali o interattive che siano) concepite espressamente per il web. Stavolta, insomma, i talenti di domani sono anche a portata di mouse. Ritornando invece ai classici spettatori, a soddisfare una media di ventimila paia di occhi, cè un programma nutritissimo, calcolando che i cento lungometraggi presenti nelle varie sezioni sono stati selezionati tra oltre tremila, per non parlare dei film provenienti dal resto del mondo. I film americani comprendono anche una fitta sezione di documentari e uno spazio particolare riservato (come prescrive lo spirito ecologico di un festival targato Robert Redford) al cinema dei nativi americani, gli indiani damericani. Se è difficile trovare un nome noto tra i film in concorso, questo non può che essere il pregio di un festival che tanti nomi sconosciuti, nelle passate edizioni, ha portato alla ribalta mondiale: Steven Soderbergh, Steve Buscemi, Kevin Smith (quello di Clerks, miracolo del low budget), Neil LaBute, Robert Rodriguez. Daltra parte, nella sezione dedicata alle premières, è anche possibile trovare registi già affermati come Tom DiCillo e Allison Anders (due campioni del cinema indipendente americano) o Michael Apted, che presenta Enigma, interpretato da Kate Winslet e prodotto nientemeno che da Mick Jagger, da poco convertitosi al cinema. Non guasta inoltre nella kermesse un classico come The Naked Kiss, dal maestro e antesignano del cinema controcorrente Samuel Fuller.     www.sundance.org  
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