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Stasera in TV: Vincent Cassel capofamiglia violento in Partisan

L’attore francese è un pater familias atipico nel film di Ariel Kleiman

Partisan

15.02.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Fare il padre senza averne l’autorità biologica. Esercitare il proprio potere di capofamiglia in uno spazio claustrofobico che corre parallelo al mondo ‘normale’. Garantire amore e protezione chiedendo in cambio violenza efferata anche a creature innocenti come i bambini.

Vincent Cassel in Partisan si complica professionalmente la vita. E nel film del 2015 – che andrà in onda alle ore 22:50 su Cult – è diretto dal regista australiano Ariel Kleiman. In Partisan interpreta il ruolo di un leader indiscusso e carismatico di una tribù di donne e bambini che vivono come reietti della società. 

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Il film. Una prova difficile e straniante nel film diretto dal regista di Melbourne, classe 1985. La pellicola infatti si muove tutta sul filo di una storia ambigua dove violenza e amore si mescolano continuamente. Gregori (Vincent Cassel) e? il leader che governa una piccola comunità di donne e bambini. Vivono appartati in un complesso spazio di cunicoli e coperture in cemento e hanno un'economia tutta personale sostenuta da furti e omicidi condotti dai bambini stessi. Qualcosa cambia quando nell’ordine perfetto della comunità Alexander (Jeremy Chabriel), figlio adottivo di Gregori, mette in discussione la sua autorità. 

 
Dietro le quinte. Secondo lo stesso regista Ariel Kleiman, la storia di Gregori si ispirerebbe a quella del Pifferaio Magico. Stessa ambiguità di fondo e stessa riflessione sul potere della manipolazione personale. Aldilà dei temi poi, questo film ha segnato alcuni esordi importanti. Quello del giovane attore Jeremy Chabriel, al primo film sul grande schermo, e quello dello stesso Kleiman che qui firma il suo primo lungometraggio. 
 
Perché lo amiamo. Perché c’è Vincent Cassel. E perché la sua capacità di costruire personaggi dalla doppiezza strisciante è qui messa in risalto da un plot altrettanto solido dal punto di vista dei temi. E poi piace anche lo stile di regia surreale e la scelta di descrivere l’atmosfera di Partisan come un lungo viaggio allucinatorio nella psiche maschile. 

 
La scena da antologia. Una festa all’interno della comunità stessa dà vita ad un karaoke ludico. Però a dispetto dell’atmosfera – i bambini truccati, i festoni e la musica – la scena si trasforma in una dichiarazione di violenza e mistero strisciante. Un gioco di sguardi e pause che contrasta invece con la gioia del momento. 
 
I premi. Premio speciale della giuria per la fotografia al Sundance 2015. 
 
Dove e quando. Stasera ore 22:50 su Cult.
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