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Stasera in TV 4 ottobre: Suite Francese, la solitudine della sposa di guerra Michelle Williams

Una storia d'amore impossibile che ci regala un ritratto femminile privo di retorica 

Suite Francese

Suite Francese

04.10.2018 - Autore: A.L. 
Suite Francese è un film del 2014 con protagonista Michelle Williams che ha dietro di sé una storia affascinante e allo stesso tempo drammatica. Infatti è l'adattamento cinematografico della seconda parte del romanzo rimasto incompiuto della scrittrice Irène Némirovsky, artista ebrea originaria di Kiev ma cresciuta in Francia e morta ad Auschwitz nel 1942 dopo essere stata deportata.

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Nel film diretto da Saul Dibb (La Duchessa) ritroviamo quindi la storia di una donna che vive le trasformazioni e la distruzione della Seconda Guerra Mondiale cercando, pur nella solitudine, di rimanere in qualche modo umana. Si tratta di una pellicola che si concentra sulla solitudine del personaggio femminile e sulla sua storia d'amore con un ufficiale tedesco, che in tutti i modi evita di finire in una retorica e in un sentimentalismo esasperato. Quindi, è tutta da riscoprire. 



Il film. Lucille Angellier (Williams) è una sposa di guerra che vive in un piccolo paese francese in compagnia della suocera arcigna (Scott Thomas) e in perenne attesa del ritorno del marito o dell'arrivo di sue notizie dal fronte dove è stato catturato dai tedeschi. Nel frattempo la cittadina viene invasa dalle forze germaniche e un ufficiale 'nemico', von Folk (Schoenaerts) viene ospitato forzatamente nell'abitazione delle due donne. La convivenza forzata tra tedeschi e francesi darà vita a una serie di passioni e di violenze che porteranno la vita di Lucille a cambiare per sempre. Tuttavia, anche se nel film l'amore viene celebrato come rifugio alla brutalità della guerra esso non è mai esaltato nella sua componente ideale e idealizzata; e questo è un po' l'elemento che dà realismo al racconto. 

Dietro le quinte. Il romanzo è l'adattamento della seconda parte del manoscritto originale, intitolato Suite francese che la figlia più grande della scrittrice ha custodito per circa cinquant'anni senza aprire mai il faldone di fogli che conservava in memoria della madre. Solo negli anni '90, passato un po' il dolore, la donna esaminò i fogli con lo scopo di donarli a un archivio francese e scoprendo così parte del romanzo incompiuto. 

La scena da antologia. Probabilmente il momento in cui Lucille punta una pistola contro il suo amante divisa tra cuore, ragione e fedeltà alla causa bellica. 

Perché vederlo. Un messaggio positivo in un film che purtroppo riscopre gli orrori della Seconda Guerra Mondiale con una grande interprete che pur nei suoi tanti silenzi ci regala una bella prova d'attrice. 

Dove e quando. Alle ore 21:15 su Rai 3.