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Stasera in TV, 31 luglio: Le Mine vaganti di Ozpetek tra tradizione e sorprese

Il cinema del regista italo-turco torna a raccontare scontri e pregiudizi, qui in maniera più leggera che altrove

31.07.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Per la prima volta, a parte la natia Istanbul, Ferzan Özpetek lascia Roma per girare Mine vaganti a Lecce, e la scelta si rivela vincente. Il film scritto con la collaborazione di Ivan Cotroneo e interpretato da Riccardo Scamarcio, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini e Daniele Pecci gli regala grandi soddisfazioni, e conquista il grande pubblico. Che oggi ha la possibilità di recuperarlo su Rai 4.

Il film. Nella famiglia Cantone, propietaria di un pastificio in Puglia, c'è molta attesa per il ritorno a casa di Tommaso (Riccardo Scamarcio). Tutta la famiglia vorrebbe che Tommaso affiancasse il fratello Antonio (Alessandro Preziosi) nella nuova gestione del pastificio di famiglia. Nel tentativo di evitare che i tradizionalisti Cantone  scoprano l'omossessualità del figlio e tra amori sognati e rimembrati, non mancheranno colpi di scena. E anche per questo il soggiorno di Tommaso si protrarrà ben più a lungo del previsto...



Dietro le quinte. "Ho scritto la storia per un posto che fosse lontano da Roma, ma poteva essere un posto qualsiasi, anche del nord; poi abbiamo ambientato tutto a Lecce, e ho voluto fare anche un omaggio a questa città che mi ha accolto in maniera meravigliosa", sono state le parole del regista nel parlare del film, fortemente caratterizzato da una colonna sonora composta da Pasquale Catalano, già autore della colonna sonora de Le conseguenze dell'amore di Paolo Sorrentino, e nella quale spiccano le versioni di 50mila di Nina Zilli (realizzata appositamente) e delle canzoni di Patty Pravo Pensiero stupendo (qui 'Live') e l'inedita Sogno (composta per il film). Interessante ricordare che per il ruolo di Nicole Grimaudo si era pensato anche ad Alba Rohrwacher (impegnata in altri progetti), Ambra Angiolini, Micaela Ramazzotti e Cristiana Capotondi. E che grazie a questo film il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ha conferito la cittadinanza onoraria a Ferzan Özpetek.

Perché vederlo. Perché è un riuscito tentativo - da parte del regista - di riprendere molti dei temi a lui cari e ricorrenti nella sua filmografia. E nel quale, seppur con leggerezza e un'attenzione particolare a sedurre il grande pubblico, la vicenda riesce a svolgersi riuscendo a includere in maniera coerente e omogenea le tante scene relative allo scontro culturale tra due stereotipi comunque trattati con ironia e senza nasconderne la vera natura…



La scena da antologia. Come detto, sono molte le scene che si prestano a esser ricordate, magari più per la facile presa sugli spettatori o per la divertente chimica creata dagli amici del protagonista in visita nel 'Profondo Sud'. In questo senso, il balletto marino sulle note di Sorry I'm a Lady e la anche prevedibile 'cena familiare' sono meno sorprendenti e taglienti del breve scontro della 'soffocante' mamma Stefania di Lunetta Savino con la compaesana prossima cognata della cosiddetta 'Spiaggia libera'.

I Premi. Passato per Berlino, Londra, il Festival di Bari e i successi ai David di Donatello e dei Nastri d'Argento, il film di Ozpetek ha sicuramente lasciato un ottimo ricordo al Tribeca di New York, dove conquistò il Premio Speciale della Giuria con la seguente motivazione: "Mine Vaganti esplora in maniera divertente la storia di due fratelli gay che cercano di trovare la felicità all'interno di una famiglia tradizionale italiana, restia ad accettare le loro scelte di vita. Combinando il dramma familiare e la farsa tocca l'argomento con calore, umore e grazia. Per averci fatto ridere, piangere e desiderare di prenotare immediatamente un viaggio nel sud Italia, noi premiamo il regista Ferzan Özpetek, il suo cast straordinario e i suoi collaboratori con questa menzione speciale".

Dove e quando. Alle 21:10 su Rai 4, canale 21 del digitale terrestre e 10 della piattaforma satellitare TivùSat.