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Stasera in TV 3 aprile: Bruce Willis e Sam Jackson Duri a morire in Die Hard 3

La perfetta coppia d'azione in un poliziesco ad alto tasso di adrenalina, in prima serata su Rete 4

Die Hard - Duri a morire

Die Hard - Duri a morire

03.04.2019 - Autore: Marco Triolo
Questa sera, Rete 4 ripropone un classico del prime time televisivo, Die Hard – Duri a morire. Terzo capitolo della saga dello sbirro John McClane, che rese Bruce Willis una star grazie al primo Die Hard – Trappola di cristallo, il film è diretto dallo stesso regista di quest'ultimo, John McTiernan. Una corsa contro il tempo stracolma di adrenalina e umorismo, che è sempre un piacere recuperare.
 
Il film. Il tenente John McClane (Willis) è in una brutta fase della sua vita. La moglie lo ha lasciato e lui si è attaccato alla bottiglia. Ma è costretto a tornare in azione quando il misterioso terrorista Simon (Jeremy Irons) minaccia di attaccare New York con una serie di ordigni esplosivi. Dietro agli attacchi c'è ben altro, e John troverà l'inaspettato aiuto di un negoziante di Harlem, Zeus (Samuel L. Jackson) nel fermare il piano di Simon.



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Dietro le quinte. Come è sempre accaduto nella saga di Die Hard, anche Duri a morire nasce come film a se stante, poi adattato al personaggio di McClane. Diverse sceneggiature furono proposte a Bruce Willis per Die Hard 3, ma lui le scartò tutte in quanto troppo simili a mille altri cloni del film originale usciti negli anni. In una di queste, intitolata Troubleshooter, McClane si ritrovava a lottare contro dei terroristi durante una crociera ai Caraibi, una trama fin troppo simile a quella di Trappola in alto mare con Steven Seagal. La sceneggiatura di Troubleshooter fu per questo scartata, ma poi riutilizzata per Speed 2. Alla fine la produzione mise le mani su uno script intitolato Simon Says, originariamente inteso come veicolo per Brandon Lee (con il ruolo di Zeus pensato per una donna), e in seguito acquistato persino da Warner Bros. per farne un capitolo di Arma letale.
 
Perché vederlo. Poche storie: questo è uno dei migliori buddy movies di sempre, il genere dei due investigatori tanto diversi quanto perfettamente compatibili reso celebre dalle saghe di Arma letale e 48 ore. L'alchimia tra Willis e Samuel L. Jackson è già perfetta diversi anni prima di Unbreakable. L'azione è copiosa, continua, non c'è un attimo di respiro e ci si diverte dal primo minuto (nel quale c'è già una bella esplosione) all'ultimo.



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La scena da antologia. Sono molte, ma non possiamo non citare quella in cui McClane viene costretto da Simon a recarsi a Harlem indossando un cartello con su scritto “I hate niggers”. La scena fu girata davvero a Harlem, ma il cartello era bianco. La scritta fu aggiunta in seguito grazie al computer. In alcune versioni televisive in America, il cartello reca una scritta alternativa: “I hate everyone”, “Io odio tutti”.
 
Dove e quando. Su Rete 4 alle 21:27.