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Stasera in TV, 29 novembre: Tra le nuvole con George Clooney e Vera Farmiga

Il dolce-amaro viaggiare dei due affascinanti protagonisti del film di Reitman coinvolge e diverte, ma insieme regala spunti di riflessione non banali.

1 - Magnifico in Tra le nuvole (2009)

29.11.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Probabilmente il miglior film di Jason Reitman (Thank You for Smoking, Juno) regista, Tra le nuvole è sicuramente anche uno dei migliori della carriera di George Clooney, che - al fianco di una sorprendente Vera Farmiga (The Conjuring, Bates Motel) e di una, allora ancora agli inizi, Anna Kendrick - interpreta un personaggio perfettamente scritto, magnetico ed emblematico.

Il film. Sarebbe meglio la vita senza legami? Chi non ha mai pensato a fuggire o semplicemente di abbandonare tutto e tutti per vivere in libertà? Ryan Bingham, un esperto tagliatore di teste, in superlavoro e superstress per via della crisi, è riuscito a prendere questa decisione vitale. Si è staccato da tutti e da tutto. La sua agognata vita on the road , aeroporto dopo aeroporto, millemiglia dopo millemiglia, è però minacciata proprio quando sta per ottenere da una compagnia aerea il premio fedeltà, un superbingo da un milione di miglia, e subito dopo aver incontrato la donna dei suoi sogni, appassionata di viaggi e alberghi.



Dietro le quinte. Tanta realtà nel film, a partire dal guardaroba utilizzato da Clooney nel film che, coerentemente, è stato scelto in modo che potesse entrare tutto in un trolley da viaggio. O come le foto dei figli che il Bob di J.K. Simmons mostra a Ryan, dei veri figli dell'attore. Ma soprattutto nelle reazioni dei dipendenti licenziati, scelti con un casting molto particolare tra le vittime della crisi in St. Louis e Detroit, chiedendo loro di recitare sfogandosi, e dicendo tutto quello che avrebbero voluto dire ai loro superiori. Sincerità che manca nella scena di nudo della Farmiga, che scelse di usare una controfigura per timori legati alla possibilità di perdite di latte materno nel momento meno opportuno, visto che stava attualmente allattando.

Perché vederlo. Come altre volte nella sua filmografia, Reitman racconta una storia nella quale malinconia e humor si mescolano, amaramente spesso, ma non senza ironia, e con una capacità speciale di riuscire a divertire insieme. Nel seguire le fisime e la filosofia di vita di un personaggio affascinante come il Ryan Bingham del bel George non si può non desiderare di partire, di visitare quegli alberghi, quelle lounge esclusive, il mondo… Ma ogni medaglia, per quanto lucente, ha il suo rovescio. E la lezione - per quanto nota (e scontata?) - poche volte è stata raccontata in maniera tanto coinvolgente. Forse anche grazie al 'controcanto' della Kendrick e della mai tanto radiosa Farmiga, protagonista delle sorprese più belle e più dolorose della storia. Una lezione che si estende al di là dei confini del 'Terminal', e che ci racconta molto anche della crisi che stiamo vivendo e del decadimento dei rapporti umani e della solitudine moderna che molti di noi conoscono…



La scena da antologia. Non la più toccante, divertente o dolorosa (ché sarebbero altre le nostre scelte), nemmeno la introduttiva e filosofica scena della zaino, ma sicuramente l'incontro tra i due frequent flyer e il loro gioco a colpi di 'card' esclusive resta una sintesi perfetta del carattere dei personaggi e del film. La sfida tra i due colossi del 'privilegio di viaggio' ha del comico, dell'amaro e del seduttivo in sé. E per quanto la American Airlines non preveda premi al raggiungere i 10 milioni di miglia, fu talmente grata al regista da concedergli proprio la card che Alex sembra tanto invidiare a Ryan: la 'Invitation-only Concierge Key' considerata da molti 'leggendaria' in quanto non promossa pubblicamente.

I Premi. Migliore sceneggiatura a Jason Reitman e Sheldon Turner secondo i Golden Globe e i BAFTA (e altri), ma non secondo l'Academy, che comunque ricoprì il film di nomination (6, come per i due precedenti 'concorsi') senza accreditargli nessun Oscar. Miglior film per il National Board of Review Award e vincitore del Satellite Award per la Miglior colonna sonora (Rolfe Kent), il film venne anche nominato come Miglior film straniero dai David di Donatello 2010.

Dove e quando. Alle 21.10 su La 5, canale 30 del digitale terrestre e 12 della piattaforma satellitare TivùSat.