Tra Europa a America esistono differenze di abitudini e di prospettive tali che se guardate con ironia esse possono diventare materia principale del fare commedia e serbatoio inesauribile di risate. Questo è il caso di Il mio grosso grasso matrimonio greco, commedia del 2002 diretta dal regista Joel Wick che diventa a suo modo un piccolo, grande caso di successo al box office giocando con il tema dell’America multiculturale e delle tante anime che la abitano. E poi riuscendo a ridere degli stereotipi che ne derivano e a farlo con molta leggerezza.
Sicuramente quella che vediamo in Il mio grosso grasso matrimonio greco non è l’America spaventata dallo straniero di Trump, ma quella in grado di offrire a tutti gli immigrati un’opportunità in un clima di grande libertà. Il film è sceneggiato dalla stessa protagonista femminile, l’attrice Nia Vardalos e si ispira alle vicende personali della Vardalos, americana di origine greca. Nel cast anche gli attori Michael Constantine e John Corbett.
Il film. Mescolando commedia romantica e stereotipi culturali, Il mio grosso grasso matrimonio greco racconta il percorso di formazione della sua protagonista Toula Portokalos, che, di origine greca ma residente a Chicago, lotta per emanciparsi dalla famiglia di origine, molto legata alle tradizioni di provenienza e particolarmente chiusa nei confronti degli usi e costumi della società americana.
Eppure Toula troverà la sua strada innamorandosi di un americano doc e spezzando ogni pregiudizio sulla possibilità che il diverso sia sempre sinonimo di ‘sbagliato’
Eppure Toula troverà la sua strada innamorandosi di un americano doc e spezzando ogni pregiudizio sulla possibilità che il diverso sia sempre sinonimo di ‘sbagliato’
Dietro le quinte. La numerosa famiglia di origine greca della Vardalos le cui gesta hanno ispirato il film, appare realmente durante la scena del matrimonio. Il film ha avuto persino un sequel, Il mio grosso grasso matrimonio greco 2 uscito nel 2015.
Perché vederlo. Il film è una commedia riuscita che interpreta i temi cari al cinema americano, la rivincita della donna bruttina e la ricerca dell’amore, in una nuova chiave che è accompagnata dall’ironia riuscita sugli stereotipi culturali.
La scena da antologia. Il primo incontro tra Toula e Ian e la goffaggine con la quale la protagonista affronta il faccia a faccia con l’uomo del quale si innamorerà.
Dove e quando. Mercoledì 29 marzo alle ore 21:15 su TV8.
